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Il Gazzettino/Pordenone: Sos della scuola ai parlamentari

La Cgil denuncia tagli di docenti

24/05/2007
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Il Gazzettino

Pordenone

Il mondo della scuola pordenonese lancia il suo Sos a deputati e senatori del Friuli Venezia Giulia. La Flc Cigl provinciale ha indetto, per lunedì 28 maggio, alle 16, nella scuola media "Leonardo da Vinci" di Cordenons, un incontro aperto a tutti gli operatori del mondo dell'istruzione pubblica e a tutti i cittadini che vorranno evidenziare le problematiche del settore ai rappresentanti eletti a Montecitorio e Palazzo Madama.

Tra gli argomenti urgenti all'ordine del giorno, il taglio degli organici e la pesante riduzione delle risorse. «Se a livello nazionale la riduzione è prevista di 4.600 docenti, in regione non sarà inferiore alle 80, dunque una trentina in Friuli Occidentale - spiegano Teresa Franza e Gianfranco Dall'Agnese della segreteria provinciale Flc Cgil - a ciò nel nostro territorio si devono aggiungere i tagli dovuti alla disparità di trattamento adottata dalla Direzione scolastica triestina tra la nostra provincia rispetto a Udine e Trieste, dove l'intervento è più modesto, nonostante il numero degli studenti sia aumentato maggiormente nella nostra provincia».

Secondo la denuncia del sindacato, la scuola pubblica boccheggia, in primis dove le sostituzioni del personale assente deve essere rimpiazzato a stretto giro: «Molti istituti, specie elementari e scuola materna, Istituti comprensivi e Direzioni didattiche, registrano buchi di bilancio che vanno dai 10 ai 75 mila euro, i dirigenti scolastici, nonostante il divieto della Direzione scolastica regionale, rinunciano ad assumere i supplenti per assenze brevi, gli ultimi stanziamenti sono stati azzerati da tempo come i Fondi d'istituto, utilizzati per qualsiasi necessità; la funzionalità scolastica è allo stremo e anche il settore del sostegno agli studenti diversamente abili ne risente, alla pari del personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Nel nostro territorio manca all'appello un milione e mezzo di euro».

Ma sulla disparità di trattamento il sindacato non è intenzionato a mollare e scrive alla Direzione scolastica regionale, confrontando l'incidenza della media regionale relativa al rapporto alunni-posti nelle 4 province, a nostro svantaggio, perché mentre secondo questi calcoli si dovrebbe aver bisogno di un integrativo, si pensa a tagliare: «Su un incremento regionale di 1.440 studenti, Pordenone ne conta circa 700, con un 40\% di tempo pieno e il 24\% di tempo prolungato. Nonostante ciò, la provincia subisce la sofferenza maggiore, nei versante docenti e Ata». Secondo i calcoli della Flc Cgil, la scuola dell'infanzia avrebbe diritto di 337 docenti invece dei 316 assegnati; le elementari, 1.318 al posto di 1.296; le medie, 688 al posto di 657; le superiori, 1.052 invece di 1.022. Stesso discorso per gli amministrativi (268 invece di 246), tecnici (109 rispetto a 99), ausiliari (841 anziché 759).

Alessandra Betto


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