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Il Centro-Abruzzo, 250 docenti in meno I sindacati contestano i tagli

Penalizzati gli insegnanti di musica e per l'handicap Abruzzo, 250 docenti in meno I sindacati contestano i tagli ...

07/05/2004
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Il Centro

Penalizzati gli insegnanti di musica e per l'handicap
Abruzzo, 250 docenti in meno I sindacati contestano i tagli


TERAMO. Riduzione degli organici, trasferimento dei docenti da un grado all'altro, numero insufficiente di operatori per l'insegnamento ai ragazzi diversamente abili e pochi docenti di strumento musicale, saranno gli elementi che, secondo i sindacati, caratterizzeranno in negativo il prossimo anno scolastico.
La direzione scolastica regionale, secondo Cgil, Cisl, Uil e Snals, avrebbe dato una chiave di lettura non adeguata alle direttive nazionali. Inoltre non avrebbe dato il giusto peso ai problemi locali, quali la massiccia presenza di ragazzi portatori di handicap e l'insufficienza dei docenti di musica.
In sostanza l'attenzione dei sindacati è focalizzata sul rimpasto delle direttive nazionali, fatto dalla direzione scolastica regionale, che non sarebbe ideale rispetto alle effettive esigenze della regione.
Passando all'analisi dettagliata, il ministero per la Pubblica istruzione ha destinato all'Abruzzo, per il prossimo anno scolastico, circa 250 docenti in meno rispetto al 2004, e li ha suddivisi in questo modo. Alla scuola dell'infanzia 2480 docenti, 5155 alle elementari, 3527 alle medie e 5427 alle superiori. Lasciando invariato il numero complessivo dei docenti, la direzione scolastica regionale ha pensato effettuare dei trasferimenti da un grado all'altro. In linea di massima è stato deciso di privilegiare le superiori rispetto alle medie e alle più penalizzate in assoluto: le scuole dell'infanzia. Trasferire docenti ad un grado all'altro è una prerogativa contemplata dalla legge, ma è applicabile solo in casi estremi e, comunque, giudicata deleteria dai sindacati per la qualità finale dell'insegnamento.
Il nuovo organigramma individuato della direzione scolastica regionale prevede 2.445 insegnanti per la scuola dell'infanzia, 35 in meno rispetto alle indicazioni del ministero, che verranno messi in riserva probabilmente per le supplenze. Per le elementari il numero arriva a 5.172, con 19 unità in più rispetto alle indicazioni nazionali. Il bacino di pescaggio sarà quello della riserva della scuola dell'infanzia.
Alle medie il taglio più consistente, con un organico effettivo di 3.470 unità, contro le 3.527 indicate dal ministero. La differenza, 57 docenti, sarà utilizzata nelle superiori portando il numero complessivo dei docenti in servizio da 5.427 a 5.484. Alla luce di questi dati, i rappresentanti delle quattro sigle hanno incontrato, mercoledì i vertici della direzione scolastica regionale per chiedere una revisione della politica che verrà adottato il prossimo anno. Nello specifico è stato chiesto di applicare fedelmente le indicazioni nazionali, lasciando invariato il numero dei docenti per ogni grado, in più sono state lanciate due proposte: aumentare il numero dei docenti per i portatori di handicap e risolvere, una volta per tutte, la questione strumento musicale, nominando almeno una decina di nuovi docenti.
Gianpaolo Falciatano


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