Giornale di Calabria-Scuola, protesta dei precari
Manifestazione a Catanzaro davanti la sede dell'Ufficio scolastico regionale Scuola, protesta dei precari In Calabria non sarebbero stati messi a ruolo 5000 insegnanti CATANZARO - Mobilitazione r...
Manifestazione a Catanzaro davanti la sede dell'Ufficio scolastico regionale
Scuola, protesta dei precari
In Calabria non sarebbero stati messi a ruolo 5000 insegnanti
CATANZARO - Mobilitazione regionale dei precari della scuola ieri davanti alla sede dell'Ufficio scolastico regionale in Viale dei Normanni, a Catanzaro per protestare contro la riforma Moratti e la Finanziaria 2003.
Per difendere a denti stretti la scuola dell'Autonomia.
Sono arrivati alla spicciolata e di prima mattina le diverse delegazioni provenienti dalle altre province. Fianco a fianco docenti e personale Ata con bandiere, striscioni e megafoni, per dare vita ad una manifestazione di protesta in concomitanza della grande mobilitazione in svolgimento a Roma.
E poichè si tratta di precari coloro i quali non hanno potuto raggiungere la capitale hanno voluto comunque fare sentire la loro voce dando vita ad una manifestazione regionale.
E ieri mattina una delegazione della Cgil- Cisl -Uil scuola insieme allo Snals ha incontrato il dirigente scolastico regionale, Ugo Panetta per avanzare le proprie rivendicazioni e chiedere garanzie al Ministro Moratti. Presenti per la Cgil scuola Leo Stilo, per la Cisl, Ennio Guzzo; per la Uil, Iginio Scarpella, per lo Snals, Vincenzo Salerno.
La posta in gioco infatti è alta: si parla della mancata immissione in ruolo di oltre 5000 precari della scuola solo in Calabria compreso il personale Ata a cui vengono negati i riconoscimenti economici e giuridico normativi.
Tutto ciò o si deve alla deleteria politica governativa sulla scuola ed appunto ai tagli sull'Organico come riferiscono i rappresentanti sindacali. "Basta con le divisioni tra occupati e precari - quasi gridano all'unisono -Nelle scuole il lavoro deve essere organizzato, contrattato e garantito per tutti. Le professionalità devono essere tutte valorizzate e impegnate per la qualità del servizio".
I sindacati, pertanto, denunciano a chiare lettere oltre alle mancate assunzioni in ruolo che aumentano il precariato e danneggiano la scuola pubblica a favore di quella privata ed ai tagli operati sull'organico, anche l'aggiornamento delle graduatorie permanenti che avverrà senza aver utilizzato per le assunzioni a tempo indeterminato quelle in vigore.
Alla luce di una situazione che minaccia di produrre effetti devastanti sulla qualità complessiva del sistema scolastico, sulla professionalità dei docenti e sulle garanzie del diritto allo studio specie in una regione come la Calabria già emarginata, i sindacati scendono in piazza. E nel corso della manifestazione hanno anche provveduto a raccogliere le firme per l'appello - denuncia contro le mancate immissioni in ruolo.
Amalia Feroleto