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GdM-Da Bari a Lecce oltre 600 ricorsi

Contro la circolare del ministro Moratti Da Bari a Lecce oltre 600 ricorsi BARI E' la Puglia la regione che ha presentato il numero maggiore dei ricorsi: oltre 600, in particolare dalle province...

24/08/2002
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La Gazzetta del Mezzogiorno

Contro la circolare del ministro Moratti
Da Bari a Lecce oltre 600 ricorsi

BARI E' la Puglia la regione che ha presentato il numero maggiore dei ricorsi: oltre 600, in particolare dalle province di Bari e Lecce. In pratica, quelli riconosciuti pure dal ministero dell'Istruzione.
Ai precari del tacco dello Stivale non è andata giù la circolare del ministro Moratti, datata 14 giugno 2002, che riconosce ai docenti abilitati con le Ssis (le scuole universitarie di specializzazione all'insegnamento) un doppio punteggio: oltre ai 30 punti dell'abilitazione, anche una valutazione delle supplenze effettuate, proprio durante i due anni accademici, negli spazi che hanno coinciso con le pause del corso di formazione.
Il Tar del Lazio ha dato parzialmente ragione a loro e tutti quei colleghi che si sono sentiti vittime di una discriminazione, bocciando la circolare incriminata. A guidare i "rivoltosi", anche un rappresentante del direttivo del Cip (Comitato insegnanti precari), Corrado Corvaglia: "La politica scolastica fa acqua da tutte le parti. Niente immissioni in ruolo per il 2002-2003, il progetto di una sperimentazione non supportato da risorse economiche adeguate, provvedimenti imposti dall'alto e rispediti, in quanto contrari alle regole, direttamente al mittente".
Entra nel merito: "Il ministero intende favorire le Ssis, che portano denaro, e rinsaldare il legame con le Università, che confermano la vocazione di luogo di parcheggio per l'esercito dei disoccupati".
Proprio la caccia al posto fisso in una Regione mortificata dalla mancanza di occasioni di lavoro, secondo Salvatore Valentino del comitato centrale dello Snals, è alla base dell'elevato numero dei ricorsi: "Le Ssis hanno regalato ingiustamente 30 punti, ribaltando le posizioni in graduatoria". Eppure il presagio della catastrofe è lontano dalla realtà: "I Centri servizi amministrativi (ex Provveditorati) hanno corretto il tiro in corso d'opera", rassicura il sindacalista. E conclude: "La scuola dovrebbe iniziare regolarmente. A decidere in maniera definitiva sarà il Consiglio di Stato, ad ottobre. Al massimo ci potranno essere sostituzioni a lezioni avviate. La sentenza non ha soddisfatto né i docenti iscritti alle Ssis, che effettivamente hanno espletato il servizio, né coloro che hanno presentato ricorso per chiedere l'annullamento dei 30 punti, non di quelli maturati effettivamente in cattedra".
Getta acqua sul fuoco e rassicura operatori e famiglie il direttore dell'ufficio scolastico regionale, Giuseppe Fiori: "La campanella suonerà regolarmente il 19 settembre". Chiarisce che un'eventuale modifica del calendario rientra nelle competenze della Regione, "ma che al momento non ci sono i presupposti per uno slittamento". La tensione rimane comunque alta. E gli aspiranti al posto fisso, con l'appoggio dei sindacati, promettono battaglia.


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