Gazzettino-Veneto-Prof in campo contro la Moratti
SCUOLA Prof in campo contro la Moratti I sindacati scolastici della regione si mobilitano contro la riforma Moratti. Ieri mattina sezioni di Cgil, Cisl, Uil e Cobas provenienti da tutto il ...
SCUOLA
Prof in campo contro la Moratti
I sindacati scolastici della regione si mobilitano contro la riforma Moratti. Ieri mattina sezioni di Cgil, Cisl, Uil e Cobas provenienti da tutto il Veneto, insieme ad insegnanti, genitori e bambini, hanno dato vita, in Campo San Geremia davanti alla sede della Rai di Palazzo Labia, ad un pacifico e festoso sit-in per protestare contro l'approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del primo decreto applicativo delle legge Moratti per la scuola dell'infanzia, elementare e media. Un disegno di riforma verso il quale il personale docente ed i sindacati del settore si dimostrano fortemente critici, definendolo "un atto di forza contro la scuola pubblica statale e contro il buon senso", che porterà a "rendere più povera l'offerta formativa e ad aumentare le disuguaglianze". Numerosi gli aspetti della legge ritenuti inaccettabili dai manifestanti. "Ci troviamo qui per difendere la qualità della scuola pubblica statale, affinchè l'istruzione non sia considerata una merce ma un diritto per tutti- ha spiegato Antonio Giacobbi, Segretario Regionale Cgil Scuola. La legge Moratti avvierà concretamente una forte riduzione del tempo scuola, basti pensare che l'elementare vedrà abbassato il numero di ore obbligatorie da 30 a 27, con l'istituzione di 3 ore facoltative delle quali al momento non si conosce l'offerta. I genitori dunque si trovano a dover prendere delle decisioni in una situazione di incertezza." Tra i docenti il timore è che la riduzione delle materie obbligatorie porti ad un drastico taglio degli organici, e perplessità suscita l'introduzione della nuova figua del Tutor, mentre per i genitori è prioritaria la battaglia per la difesa del tempo pieno e prolungato. Preoccupazioni anche sul versante economico: "Il Decreto non è accompagnato da un adeguato piano di sostegno finanziario-si legge in una lettera aperta dei sindacati ai genitori. Nella scuola dell'infanzia le iscrizioni anticipate non sono accompagnate dalle previste nuove professionalità, ed il rischio è che la si riduca ad un ruolo di pura assistenza, cancellando un importante modello scolastico di riferimento. Inoltre-si legge ancora- la personalizzazione dell'offerta formativa è centrale, e dunque si devono favorire la scelte progettuali da parte delle scuole, con un sistema orario più disteso e flessibile". I sindacati infine hanno confermato l'adesione alla manifestazione nazionale che si terrà a Roma il 28 febbraio.
Yuri Calliandro