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Gazzettino/Udine: Supplenze "blindate", debutto fra polemiche.

«Sostegno, scelta al buio»

29/08/2007
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Il Gazzettino

Supplenze "blindate", debutto fra polemiche. «Sostegno, scelta al buio»

diCamilla De Mori
Consueto debutto fra le polemiche per le nomine dei supplenti. Il clou si annuncia per oggi, quando, al Malignani, esploderà la protesta dei neo-abilitati "beffati" dalla sentenza del Consiglio di Stato, che ha tolto loro la possibilità di ottenere sia il posto di ruolo, sia una supplenza. Come spiega Paolo Pittino, fra i 220 docenti che hanno frequentato i corsi speciali (e fra i 55 che hanno perso l'assunzione), «al Malignani faremo sentire la nostra voce, anche con cartelli e slogan». Il tam-tam è già partito sul web. Ma già ieri l'avvio delle nomine dei docenti e degli Ata è stato contrassegnato da molte lamentele.

Al Marinoni, a scaldare gli animi dei prof in un'aula magna già arroventata dal caldo sono state soprattutto le nuove sanzioni ministeriali per chi rifiuta la supplenza offerta: cancellazione dalla graduatoria ad esaurimento per un anno e depennamento anche dagli elenchi di istituto, se chi accetta la nomina poi non assume servizio. Scattati già durante le spiegazioni del dirigente provinciale Stefano Caravelli, i forti mugugni dei prof si sono trasformati in proteste (e battibecchi) durante l'assegnazione delle cattedre. Il motivo? L'interpretazione delle norme da parte dell'Ufficio scolastico provinciale. «Quest'anno le nomine sono "blindate" che più blindate non si può», lamenta la docente Martina Bragagnini. E basta guardare le regole, per darle ragione. «Se un insegnante prende uno spezzone orario quando sono ancora disponibili cattedre intere, perde il diritto di completarsi l'orario con altre ore di un'altra materia anche nella seconda fase delle supplenze che spetta ai presidi», spiega Mauro Grisi dello Snals provinciale. E se non bastasse, chi rinuncia, poniamo, ad un posto di 18 ore di sostegno, non può prendersi una cattedra intera nella sua materia.

Sofismi per iniziati? Mica tanto, visto che ieri c'è stata una sollevazione di popolo, quando un docente, che aveva rifiutato una supplenza nella classe AD01, ne ha presa una nell'AD02 (che sempre sostegno è, ma di diversa caratura). «Interpretazioni molto restrittive - dicono Grisi e il segretario regionale Zanuttini - decise in conferenza di servizio regionale, ma mai messe nero su bianco". E neppure spiegate ai sindacati, aggiunge Franca Gallo della Flc Cgil. «Diversamente dal passato, non siamo stati convocati all'Usp per un confronto sul nuovo regolamento delle supplenze. Siamo dispiaciuti e anche un po' arrabbiati. L'amministrazione, così ligia nel rispettare le norme, non lo è stata altrettanto sui tempi, visto che non è stata rispettato il termine per la pubblicazione dei posti disponibili, che dovrebbero essere resi noti 24 ore prima delle nomine». Cosa che è accaduta per il sostegno ma non per le supplenze delle materie artistiche, tecniche e scientifiche che saranno assegnate oggi al Sello e al Malignani. Così, lamentano Milena Cisilino e Ilaria Menis, «sul sostegno abbiamo dovuto scegliere alla cieca, senza sapere se nella nostra classe di concorso ci sia una cattedra migliore».

Dopo la maratona-nomine, durata quasi 7 ore, sono avanzati circa 70 posti, fra cattedre e spezzoni, che saranno distribuiti dalle scuole: come spiega il coordinatore Franco Sguerzi, «alle medie abbiamo assegnato 42 cattedre sulle 52 disponibili e un solo spezzone: ne restano 40. Alle superiori, per l'AD01, sono state date 13 cattedre - ne sono avanzate 4 - e 5 spezzoni su 15, nell'AD02 tutti e 26 i posti interi e 19 spezzoni su 20, nell'AD03 tutte e 14 le cattedre più 9 spezzoni su 11».

Anche per il personale Ata ieri l'assegnazione di un centinaio di nomine è andata a rilento. Oltre un'ora di ritardo la mattina al Deganutti «perché - spiega Gianfranco Beltrame dello Snals - sono stati necessari dei controlli» per inserire nell'elenco dei posti per gli amministrativi quelli "liberati" dagli impiegati che avevano appena preso la nomina da Dsga.

Da registrare anche qualche contestazione, «subito rientrata», sulle procedure. Molti i posti annuali rimasti vacanti: anche sedi ambite come Via Petrarca, il IV circolo e Tricesimo. Oggi via alle quasi 700 supplenze per i bidelli.


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