Gazzettino/Udine: Scuole nel caos, esplode la protesta
Conciliazione fallita. La Cgil preme per lo sciopero, Cisl e Snals pensano ad altre forme di lotta
Senza soldi in cassa per pagare le supplenze brevi e le ore extra svolte dagli insegnanti in passato, le scuole della regione, che "avanzano" dal ministero 11,1 milioni di euro di arretrati accumulati dal 2002 al 2006, rischiano di andare in tilt. Perché alla carenza di euro si aggiunge il taglio di 101 docenti «che - ricordano i sindacati - diventano 200 considerando l'organico di fatto» e, ora, anche quello di «80 Ata». Senza contare che c'è il pericolo, paventato da Paolo Cicconofri della Flc Cgil, che 40 scuole restino senza preside titolare, perché l'iter del corso-concorso rischia di non concludersi in tempo. È questo lo scenario che i sindacati hanno descritto ieri al Commissario di governo a Trieste, al tentativo obbligatorio di conciliazione dopo la proclamazione dello stato d'agitazione.Tentativo fallito, com'era prevedibile. «Non abbiamo conciliato - spiega Cicconofri - perché la situazione è molto grave. Ai tagli dei docenti ora si aggiunge quello di 80 Ata in regione: 41 amministrativi, 26 tecnici e 13 collaboratori scolastici. La Cgil Flc sarebbe per proclamare lo sciopero, ma decideremo con gli altri sindacati. Ci vedremo domani (oggindr) per fare il punto, nell'intervallo fra i due incontri in programma con il direttore Panetta». Se la Cgil preme per lo sciopero, Cisl e Snals sono più prudenti. «Nelle assemblee nelle scuole i colleghi propongono iniziative diverse di lotta, come la sospensione delle attività per le gite scolastiche o il blocco degli straordinari. Siamo aperti a tutte le ipotesi, ma attendiamo le notizie nazionali. Se faranno lo sciopero nazionale, uniremo ai motivi generali di lotta anche i nostri», dice Antonio Bassi della Cisl scuola. Giovanni Zanuttini (Snals Confsal) ricorda i tagli degli organici. L'ultima sforbiciata, che sarà discussa oggi con Panetta, riguarda le medie: «A fronte di un aumento di 365 alunni in regione, + 308 in provincia, tagliano in organico di diritto 22 posti, di cui 8 a Udine. Ma se si guarda alla situazione di fatto, i prof in meno diventano 58 in regione e 12 in provincia. Lo sciopero? Non lo escludo, ma ritengo che occorra essere più prudenti». Per parte sua il direttore regionale Ugo Panetta assicura: «Il ministero si è impegnato a risolvere il problema degli 11 milioni di arretrati. Ha chiesto a noi e ad altre cinque regioni una relazione dettagliata sui "debiti" accumulati in passato. Quindi, credo che si troverà una soluzione entro i prossimi mesi».Sul caso-presidi, Panetta ritiene non percorribile la proposta della Cgil di concentrare le 160 ore di lezione in meno dei 3 mesi previsti. «Si terminerà quando si può terminare. Purtroppo, il corso-concorso riservato è partito in ritardo per il ricorso di un commissario. La full immersion? Anche contraendo i tempi al massimo non ce la faremmo. I tempi amministrativi sono quelli che sono per fare le cose in regola: dobbiamo anche mandare il tutto alla Corte dei conti. Dovremmo assegnare gli incarichi ai dirigenti entro metà luglio ma non sarà possibile: rimanderemo l'attribuzione a fine agosto. Riusciremo a mettere in ruolo i presidi del concorso ordinario, quelli del riservato non credo proprio».
Camilla De Mori