Gazzettino-"Saltano" quaranta classi È Udine la più penalizzata

SCUOLA Le decisioni del direttore Pagliuso. I dati in Fvg
"Saltano" quaranta classi È Udine la più penalizzata
Trieste
Nelle scuole superiori della regione "saltano" quaranta nuove classi. Rispetto alle 59 in più chieste dai presidi, infatti, il direttore scolastico regionale Francesco Pagliuso ha proposto di autorizzarne soltanto 19. E precisamente 2 a Gorizia, 12 a Pordenone, 5 a Udine (Trieste non ne aveva chieste). Ai sindacati riuniti a Trieste il dirigente regionale ha parlato di una decisione obbligata. Colpa della solita "coperta" corta degli organici concessi da Roma. Che i conti non tornino e non possano tornare in alcun modo lo dicono i numeri: a fronte di 620 nuovi alunni in più (di cui 282 in provincia di Gorizia, 164 a Pordenone e 171 a Udine), infatti, il ministero ha assegnato alla nostra regione solo 6 posti in più (3 nel Pordenonese e 1 in ciascuna delle altre province). Come dire che ogni docente, forse vestendo i panni di Superman, dovrebbe insegnare a oltre 100 studenti.

Ad avere la peggio è la provincia di Udine, che "sconta" 25 classi tagliate, seguita da Gorizia (10) e Pordenone (5) "Completamente insoddisfatta della proposta" la Flc-Cgil che, per bocca di Antonio Luongo, fa sapere che "abbiamo sollecitato il direttore regionale a richiedere con forza più posti al Miur. Pagliuso si è impegnato a rappresentare la necessità di incrementare l'organico per far fronte ad una situazione oggettiva". La riunione è stata aggiornata al 18 aprile. Non meglio va per la scuola dell'infanzia, dove l'anticipo made in Moratti resta una pia illusione. "Rispetto alla situazione dei giorni precedenti - dice Luongo - si è potuto fare un ulteriore lieve passo in avanti. Infatti è stata istituita una nuova sezione a Bertiolo, una a Prepotto, una a Terenzano, ed una infine al III° circolo di Udine (in Via Riccardo Di Giusto).Si è constatato che gli alunni anticipatari, 559 in regione (di cui 322 in provincia di Udine) in nessun caso potranno essere ammessi alla frequenza, poiché mancano le condizioni previste dalle disposizioni ministeriali".

Camilla De Mori