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Gazzettino-Pordenone-Sostegno, meno quaranta

Cgil-Scuola denuncia i contenuti della Finanziaria e annuncia lo sciopero del 18 ottobre Sostegno, meno quaranta "Altri 250-300 tagli fra docenti, amministrativi e personale tecnico" Della ...

25/09/2002
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Il Gazzettino

Cgil-Scuola denuncia i contenuti della Finanziaria e annuncia lo sciopero del 18 ottobre
Sostegno, meno quaranta
"Altri 250-300 tagli fra docenti, amministrativi e personale tecnico"
Della serie "era meglio quando stavamo peggio", la Cgil Scuola provinciale presenta l'anteprima degli effetti della Finanziaria 2003, alla luce delle anticipazioni di questi giorni. Secondo il sindacatorosso, a pagare lo scotto maggiore sarà sicuramente l'istruzione pubblica, già dilaniata dalla manovra dello scorso anno, colpita duramente dalla riforma Moratti e,dulcis in fundo, finita dalla sperimentazione.
"Non dovremo attendere troppo - precisa il cigiellino Gianfranco Dall'Agnese - perché già nel prossimo anno scolastico 2003-2004 potremmo assistere al terremoto che metterà in ginocchio la scuola pubblica, sacrificando progetti didattici e risorse umane, insomma la qualità del servizio. In breve, il Consiglio dei ministri si assumerà il compito di definire la formazione delle classi e il numero dei docenti. E pensare che quando abbiamo denunciato questa strategia, lo scorso anno, gli altri sindacati ci hanno accusato di fare uno sciopero politico. Invece, da quel momento, il taglio al sostegno si è perpetrato senza considerare le esigenze concrete dei bisognosi, ma guardando soltanto al rapporto 1/138".

In sintesi, questo il quadro provinciale: "Per il sostegno si perderanno ulteriormente una quarantina di docenti, passando da 259 a circa 220 - denuncia Dall'Agnese -. Aumenterà dell'1\% il rapporto alunni - docenti con un taglio, a livello nazionale, di 17mila classi e 35milaprof. Nel Pordenonese l'operazione si tradurrà in una riduzione di 250-300 posti, tra docenti e collaboratori amministrativi, tecnici e ausiliari".

Che fine faranno i docenti insurplus? "Gli insegnanti senza cattedra saranno costretti a frequentare corsi di riqualificazione e collocati in disponibilità per 24 mesi, all'80\% dello stipendio. Se entro questo periodo non saranno assorbiti dalla scuola, verranno licenziati. Nulla conta che questi operatori abbiano acquisito negli anni professionalità specifiche, quali progetti didattici, attività di reintegro e assistenza ai ragazzi diversamente abili. L'importante è risparmiare".

"Per non parlare dell'introduzione del maestro unico che sopprimerà altri posti - incalza -, della riorganizzazione scolastica del lavoro che toglierà un'altra manciata di Ata, dello sfoltimento delle scuole che, secondo i criteri del Miur, sono sottodimensionate e perciò vanno ricondotte al parametro di un insegnante per 9.5 alunni. E questi sono solo alcuni dei tantissimi motivi per cui il 18 ottobre anche noi saremo in piazza a manifestare contro la politica di questo Governo".

Alessandra Betto


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