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Gazzettino/Pordenone: Scuole, debiti per i supplenti

La Cgil: «Alcune hanno esaurito i Fondi di istituto e speso 70 mila euro»

30/09/2007
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Il Gazzettino

Nuovi incarichi in forse. Il punto sulle nomine brevi che coinvolgeranno in provincia circa i 250 docenti

Settantamila euro per le supplenze del 2006-2007. Il debito accumulato da alcune scuole è talmente elevato, da mettere in forse l'attribuzione di ulteriori incarichi temporanei agli insegnanti precari, destinati così a restare al palo. Non è dunque affatto roseo il futuro del comparto supplenti, com'è emerso nell'incontro di ieri, tenutosi al liceo Grigoletti, indetto dalla Flc Cgil. Alla prima assemblea dall'avvio dell'anno scolastico, si è fatto il punto sulla situazione economica delle scuole, che pesantemente incide sugli incarichi a termine. «Nell'attesa di conoscere i dettagli della nuova Finanziaria - ha esordito il cigiellino Gianfranco Dall'Agnese - i bilanci delle scuole languono: se già lo scorso anno avevano fatto fronte al pagamento delle supplenze esaurendo il Fondo d'istituto, che dovrebbe essere estraneo a questa funzione, ora le cose vanno ancora peggio». Sul versante delle nomine brevi, nell'attesa che vengano pubblicate le graduatorie d'istituto di 2. e 3. fascia («Non prima della fine di ottobre), si calcola quanti docenti saranno coinvolti dalla staffetta delle cattedre: «Non meno di 250 nel Friuli Occidentale - continua il sindacalista -. La nomina fino all'avente diritto determinerà la perdita del posto di lavoro o il passaggio fuori provincia, se ve ne fossero le condizioni. Il fenomeno interesserà anche i docenti di prima fascia con l'incarico sul sostegno, se sprovvisti di titolo. I posti rimasti liberi dopo le supplenze annuali ammontano a 66 nella primaria, 123 nelle medie, con la quasi totalità delle graduatorie già esaurite e a una settantina nelle superiori, dove le graduatorie finite sono 26. A ciò si devono aggiungere gli spezzoni, le ore del sostegno e le cattedre a 6 ore. Sono arrivate 1.600 domande per la seconda e terza fascia, più le altre 900 rimaste all'esaurimento della prima». Tra gli altri argomenti all'ordine del giorno, il rinnovo del contratto di lavoro scaduto nel 2005, per il quale è previsto «un aumento medio di 114 euro, oltre agli arretrati, calcolati a decorrere da febbraio 2007, inseriti in busta paga da gennaio o al massimo da febbraio 2008», ha detto Teresa Sarli, e il nuovo regolamento delle supplenze. Non ultimo, l'avvio della sottoscrizione «per la parificazione dei diritti degli insegnanti della scuola pubblica, al fine di evitare discriminazioni con gli insegnanti di religione, che beneficiano di un trattamento privilegiato: solo questi ultimi, con contratto a tempo determinato, maturano scatti stipendiali e anzianità; nel periodo di assenza per malattia, godono degli stessi diritti che spettano ai docenti di ruolo: 18 mesi di malattia in un triennio, con i primi 9 mesi retribuiti al 100\%, mentre i successivi 3 al 90\% e i rimanenti al 50\%. Anche sulle forme di reclutamento esistono differenze (quelli di religione sono nominati dall'ordinario diocesano) così come sulla ricostruzione della carriera: un supplente "ordinario" con 20 anni di attività rimane bloccato alla fascia stipendiale iniziale e soltanto dopo l'immissione in ruolo può avere il riconoscimento del periodo prestato precedentemente. Se invece insegni religione, le pratiche possono essere avviate già dopo 3 anni di preruolo».
Alessandra Betto


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