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Gazzettino/pordenone: Pochi soldi, Scuola in tilt

Dopo l’incontro di Trieste i sindacati mettono in luce i problemi negli organici e nei concorsi «Più alunni, ma meno docenti. Ora scattano tagli al personale Ata»

04/05/2007
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Il Gazzettino

Senza soldi in cassa per pagare le supplenze brevi e saldare le ore extra svolte dagli insegnanti in passato, le scuole della regione, che "avanzano" dal ministero 11 milioni 105mila euro di arretrati dal 2002 al 2006, rischiano il collasso. Alla carenza di euro si aggiunge il taglio di 101 docenti «che - dicono i sindacati - diventano 200 se consideriamo l'organico di fatto» e, ora, di «80 unità di personale Ata». Senza contare che c'è il pericolo concreto, denunciato da Paolo Cicconofri della Flc Cgil, che 40 scuole restino senza preside titolare. È lo scenario che Cgil, Cisl, Uil e Snals avevano di fronte quando hanno proclamato lo stato di agitazione. È lo stesso scenario che hanno descritto ieri al Commissario di governo a Trieste, proponendo una conciliazione. Tentativo fallito, com'era prevedibile. «Non abbiamo conciliato - spiega Cicconofri - perché la situazione è molto grave. Ai tagli dei docenti ora si aggiunge quello di 80 Ata a livello regionale: 41 amministrativi, 26 tecnici e 13 collaboratori scolastici. La Cgil Flc sarebbe per lo sciopero, ma dovremo decidere con gli altri sindacati. Decideremo oggi». La Cgil punta allo sciopero. Più prudenti Cisl e Snals. «Nelle assemblee i colleghi propongono iniziative diverse di lotta: sospensione delle attività per le gite scolastiche o il blocco degli straordinari e delle attività aggiuntive. Anche la Cgil ha sentito queste voci. Siamo aperti a tutte le ipotesi, ma attendiamo le notizie nazionali: lo sciopero per il contratto è stato rinviato, bisogna vedere se lo faranno. Se ci sarà la protesta nazionale, uniremo ai motivi generali di lotta anche i nostri "regionali"», dice Antonio Bassi della Cisl scuola. Giovanni Zanuttini (Snals Confsal) ricorda i tagli degli organici, «a fronte di un aumento di 1.440 alunni. L'ultima sforbiciata, che sarà discussa oggi con Panetta, riguarda le medie: «A fronte di un aumento di 365 alunni a livello regionale (+308 a Udine e +96 a Pordenone), tagliano in organico di diritto 22 posti. Lo sciopero? Non lo escludo, ma ritengo che occorra essere più prudenti». Il direttore regionale Ugo Panetta parla di soldi: «Il ministero si è impegnato a risolvere il problema degli 11 milioni di arretrati. Ha chiesto a noi e ad altre cinque regioni una relazione dettagliata sui "debiti" accumulati. Lo abbiamo fatto. Ora credo si troverà presto una soluzione». Sul caso-presidi e sul corso-concorso cui partecipano 70 dirigenti per avere 40 posti di ruolo, Panetta ritiene non percorribile la strada di stringere i tempi delle lezioni. «Si terminerà quando si potrà. Il concorso è partito in ritardo. La full immersion? Anche contraendo i tempi al massimo non ce la faremmo. I tempi amministrativi sono quelli che sono per fare le cose in regola: dobbiamo anche mandare il tutto alla Corte dei conti. Dovremmo assegnare gli incarichi ai dirigenti entro la metà di luglio ma si finirà a fine agosto. Le immissioni in ruolo? Riusciremo a mettere in ruolo i presidi del concorso ordinario, quelli del riservato non credo proprio».
Camilla De Mori


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