Gazzettino-Pordenone-Personale "Ata" l'altro fronte aperto

problema legato agli inidonei
Personale "Ata" l'altro fronte aperto
Cgil protesta per gli amministrativi
(a.b.) La scuola si apre con una stagione di lotta, come annuncia la Cgil provinciale pronta a scendere in campo per difendere gli interessi lesi dei lavoratori della Pubblica istruzione, ma anche degli studenti e delle rispettive famiglie. Tra i punti fermi della protesta, gli esigui organici concessi in sostituzione dei collaboratori amministrativi, tecnici e ausiliari (Ata) dichiarati inidonei permanenti dall'azienda sanitaria a svolgere le proprie mansioni lavorative.
"Quanto vale un collaboratore della scuola? - si interroga sarcasticamente Gianfranco Dall'Agnese, della segreteria provinciale Cigl Scuola - zero o poco più, come dimostra la tabella relativa ai posti aggiuntivi concessi per il personale dichiarato inidoneo. Infatti, su 21 posti di inidonei nel Friuli Occidentale la Direzione regionale ne ha concessi ben 5. In altre parole, 1 inidoneo vale zero, 2 ne valgono 0,5, mentre soltanto con 3 inidonei si riesce a strappare un posto. La conseguenza è che il carico di lavoro si ripartisce su quelli che rimangono, come, nel caso in cui non viene concesso un posto a un assistente amministrativo inidoneo". Saranno i colleghi, conclude Dall'Agnese, "a pagarne le conseguenze, come nel caso dei Centri territoriali per l'educazione permanente degli adulti, dove i corsi serali durano fino a mezzanotte e i collaboratori passeranno da 2 a 1". Una provocazione? Nemmeno per sogno, replica il cigiellino, perché è il risultato della mappa dei posti assegnati alle seguenti scuole pordenonesi: Primo Circolo, zero posti per 1 inidoneo; Direzione didattica Porcia, 2 posti per 5; Direzione didattica Sacile, 1 per 3; Direzione didattica San Vito, 0,5 per 1; Direzione didattica Maniago, 0 per 1; Istituto comprensivo di Azzano Decimo, 0 per 1; Istituto superiore Sacile 0,5 per 2; Istituto superiore Maniago, 0 per 1; Liceo Grigoletti, 0,5 per 2; Ipsc Flora, 0 per 1; Ipsc Flora, 0 per 1; Ipsia Zanussi, 0 per 1; Itc Mattiussi, 0,5 per 2.

L'invito della Cgil scuola è chiaro, per replicare alle scelte adottate durante la contrattazione sugli organici di diritto: "Rivolgetevi al giudice del lavoro senza alcuna esitazione - esorta Dall'Agnese - perché quello che si sta perpetrando ai danni della scuola è un gioco al massacro che non prescinde nemmeno dal numero crescente di studenti iscritti e dal fatto che spesso gli Ata fungono anche da supporto all'attività didattica. Tagli alle risorse e al personale oltre al blocco delle immissioni in ruolo. Avete tutto il diritto di chiedere al giudice che ripristini l'organico fissato inizialmente dal Ministero dell'istruzione, poi ridotto ai minimi termini sempre per sua irrevocabile decisione".