Gazzettino-Pordenone-Crescono gli allievi ma tagliano i docenti
SCUOLA Denuncia della Cgil "Crescono gli allievi ma tagliano i docenti" "Penalizzato anche il sostegno" Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità un documento con il quale s'impegn...
SCUOLA Denuncia della Cgil
"Crescono gli allievi ma tagliano i docenti"
"Penalizzato anche il sostegno"
Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità un documento con il quale s'impegna a sollecitare i ministeri competenti affinché, "alla luce dell'incremento della popolazione studentesca della scuola dell'obbligo (+2.000), della cronica carenza negli organici del corpo insegnante (-169 unità e -200 per il sostegno) e Ata (-100 unità), l'organico venga rivisto con un'assegnazione di personale adeguato a soddisfare le necessità dell'utenza, per una scuola pubblica di qualità per tutti".
Cgil Scuola traccia una mappatura dei tagli e delle priorità anche per la nostra provincia, tra l'altro oggetto dello sciopero nazionale unitario del 18 maggio.
"Rispetto all'anno scolastico 2001/2002, per il 2002/2003 - puntualizza Gianfranco Dall'Agnese, segretario provinciale della Cgil Scuola - la scuola per l'infanzia, a fronte di un aumento di 51 alunni, registra una riduzione di 20 posti riservati ai docenti, 20 quote funzionali per l'arricchimento dell'offerta formativa, 3 sezioni e 7 unità per il sostegno all'handicap. Sono 4 le sezioni richieste e non concesse. Per non parlare delle liste d'attesa di Pordenone e Cordenons". La scuola elementare ricalca la stessa situazione difficile: "Mentre crescono alunni (+426), sezioni (+6) e classi a tempo pieno (+28), sono state tagliate le docenze (-31) e il sostegno (-41), a danno della didattica e dell'integrazione nei confronti delle categorie più deboli. Sono 5 i posti richiesti e non concessi per il tempo pieno, perché mancano docenti".
Meno problemi invece per le medie inferiori e superiori: "La nota dolente - precisa Carla Franza, della segreteria provinciale Cgil Scuola - riguarda innanzitutto il sostegno (-34), in quanto, rispetto all'anno passato, gli studenti sono aumentati (+21), ma sono diminuiti in genere i docenti (-20). Tenendo fermo il numero delle classi (349), diventa indispensabile un recupero di personale docente, altrimenti si mettono a rischio le attività legate ai servizi e il tempo prolungato".
Analoghe questioni anche nelle superiori: "Quest'anno gli alunni sono +104, i docenti -34, non si conoscono ancora i posti a disposizione per i progetti formativi, sono state tagliate le classi (-4, includendo le serali) e il sostegno (-34). Auspichiamo una ridistribuzione più equa delle risorse, specie per gli spezzoni di cattedra e per i completamenti, perché sono soprattutto gli istituti professionali a pagarne le conseguenze. E questo è solo il primo passo, perché si tratta del primo taglio apportato dalla Finanziaria 2002 (8500 posti), al quale ne seguono 12500 per il 2002/2003 e 13500 per il 2003/2004".
È scontro aperto anche per gli istituti professionali (Ipsia e Ipsc) che potrebbero presto passare dalla competenza statale a quella regionale: "Difendiamo la qualità, l'autonomia e l'identità dell'istruzione statale professionale contro un abbassamento del livello dello standard educativo. Meglio sarebbe un comparto liceale e uno tecnico - professionale per esaltare tutti i diversi indirizzi".
Alessandra Betto