Gazzettino-Padova-La sperimentazione solo con requisiti rigidi
La sperimentazione solo con requisiti rigidi Entro mercoledì risponde il Ministero. Ma i sindacati dicono no e incontrano i docenti interessati al cambiamento Conto alla rovescia per la sper...
La sperimentazione solo con requisiti rigidi
Entro mercoledì risponde il Ministero. Ma i sindacati dicono no e incontrano i docenti interessati al cambiamento
Conto alla rovescia per la sperimentazione della riforma Moratti. Ieri la direzione generale dell'Ufficio scolastico regionale per il Veneto ha annunciato ufficialmente quali sono le istituzioni scolastiche che hanno dato, per mezzo del proprio dirigente, l'adesione di massima al progetto nazionale di sperimentazione. I candidati padovani, ora all'esame della Direzione regionale, sono l'istituto comprensivo di Battaglia Terme e quello di Cervarese Santa Croce. Tra le scuole paritarie, l'istituto Beretta di Padova. E' sfumata l'ipotesi, inizialmente data per la maggiore, che la scelta cadesse anche su una scuola pubblica della città. "In un primo momento - spiega Sebastiano Arcoraci, assessore provinciale alla Pubblica istruzione - anche la quarta direzione didattica di Padova aveva dimostrato un certo interessamento per la sperimentazione. Poi l'idea è decaduta. Comunque entro qualche giorno, probabilmente entro mercoledì, il Ministero dovrebbe pronunciarsi in maniera definitiva". Intanto ieri l'Ufficio scolastico regionale ha comunicato le condizioni organizzative e di fattibilità della sperimentazione: stabilità dell'organico già definito e delle risorse umane assegnate, assenza di liste d'attesa (per la scuola dell'infanzia), riapertura delle iscrizioni limitata ai bambini provenienti dalla scuola dell'infanzia dello stesso Circolo didattico (per la scuola elementare), conformità dei loclai scolastici alle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e idoneità degli stessi ad accogliere bambini di due anni e mezzo (per la scuola dell'infanzia), possibilità di estendere l'insegnamento dell'inglese e l'alfabetizzazione informatica alla prima classe della scuola elementare. Per formalizzare il progetto è necessaria l'adesione del Collegio dei docenti e del Consiglio di circolo o d'istituto, l'intesa con gli Enti locali, in particolare con i Comuni interessati, l'informativa alle Rsu, la redazione del programma con relativo piano finanziario. Dovrebbero essere millecinquecento gli alunni veneti protagonisti della sperimentazione, dei quali circa mille alle elementari. Complessivamente saranno duecento in tutta Italia le scuole che parteciperanno alla riforma, che prevede l'iscrizione anticipata alle scuole materne ed elementari, rispettivamente di bambini di 2 anni e mezzo e 5 e mezzo, l'adozione del cosiddetto "maestro prevalente" che trascorrerà con gli alunni tra le 18 e le 21 ore settimanali, l'introduzione dell'inglese e dell'informatica fin dalla prima elementare. E mentre l'assessore Arcoraci si dice certo che tra i "magnifici duecento" entreranno anche gli istituti comprensivi di Battaglia Terme e Cervarese Santa Croce, i sindacati storcono il naso, sollevando più di una perplessività. Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda di Padova lamentano la mancanza di informazioni chiare e temono che ci sia troppo poco tempo per compiere una sperimentazione fatta per bene. Intanto stamattina Cgil, Cisl e Uil incontreranno il corpo docente dell'istituto comprensivo di Battaglia Terme "per invitarlo - fa sapere Tiziano Sandonà (Cisl) - a bocciare la riforma Moratti, perchè mancano i presupposti". Analogo appuntamento martedì della prossima settimana a Cervarese Santa Croce.F.Cap.