Gazzettino-Friuli-In due anni sostegno dimezzato

SCUOLA / 1 Le accuse della Cgil sulla scarsa assistenza degli alunni disabili
"In due anni sostegno dimezzato"
(cdm)-Allarme handicap in Friuli. Una regione che conta sempre più alunni disabili e sempre meno docenti "dedicati" a sostenerli nello studio. In un solo biennio il rapporto fra insegnanti di sostegno e alunni disabili è passato dall'1 a 1,64 alunni del 2001-2002 all'1 a 2,34 di quest'anno. Non proprio il doppio, ma poco ci manca. Tanto che il Friuli, che l'anno scorso figurava al quarto posto in Italia per il miglior rapporto docenti-studenti, quest'anno è scivolato al quartultimo posto, fra le regioni "maglia nera". A rispolverare le cifre ufficiali del ministero la Cgil scuola. Con questa indagine, ha voluto rinfrescare la memoria ai partiti della maggioranza regionale che "in sede di approvazione della finanziaria regionale hanno fatto marcia indietro". Ovvero, niente risorse in più da destinare ai Comuni per sostenere la spesa per ulteriori docenti di sostegno che avrebbero "corretto" i tagli del ministero.
"La motivazione della Giunta è che in regione il numero degli alunni disabili sarebbe, in percentuale, molto superiore a quello delle altre regioni, a causa di "certificazioni facili" da parte delle equipe mediche", spiega Antonio Luongo (Cgil). Che, a quel punto ha chiesto di vedere i dati. "Alcuni membri della Giunta hanno dichiarato di averli ricevuti dal direttore regionale, che alla Cgil, però, ha detto di non aver fornito alcun dato comparativo alla Giunta". Da ciò la decisione del sindacato di fare chiarezza una volta per tutti. E il quadro che emerge è sconfortante. Negli ultimi tre anni il numero di studenti disabili è aumentato di 233 unità, portando la percentuale di alunni handicappati dall'1.66 all'1.78\% sul totale (un dato che colloca il Friuli al nono posto italiano). Eppure calano i docenti di sostegno, che, rispetto al 2001, quest'anno sono 243 in meno (a fronte di 85 studenti in più). Non bastasse, fra gli insegnanti, trionfa il precariato: quest'anno i supplenti sono il 43\% del totale, contro la media italiana del 39,8\%.