Gazzettino-Da Roma venti docenti in più per le scuole del Friuli

Da Roma venti docenti in più per le scuole del Friuli"
(cdm) Francesco Pagliuso porta a casa la sua prima grande vittoria come nuovo direttore scolastico regionale: 20 docenti in più concessi dal ministero per le scuole del Friuli Venezia Giulia. Considerato che sindacati ne avevano chiesti 30 per colmare alla meglio i "buchi" dietro le cattedre, Pagliuso è andato molto vicino all'obiettivo. E non dev'essere stato facile ottenere questa concessione, visto che a chiedere posti erano, indistintamente, tutti i suoi colleghi delle altre regioni.
Ma lui si schermisce. "Cerco di muovermi nell'interesse dell'ufficio. È vero, con la concessione di questi posti, sono andato vicino alle richieste dei sindacati: quando si rappresenta in modo convincente le esigenze, si riesce anche a ottenere le cose. Al Miur si sono resi conto che le mie richieste erano giustificate e mi hanno accontentato". Solo che adesso, con gli organici degli altri ordini di scuola già chiusi, questi posti "freschi" potranno essere utilizzati solo sulle medie. "Della distribuzione discuteremo lunedì con i sindacati", dice Pagliuso. Ma Antonio Luongo (Cgil Flc) non è soddisfatto: "Questo è un primo risultato, tuttavia ancora insufficiente".

Intanto, la Cgil scuola di Udine dice "no" allo "stravolgimento della scuola superiore" voluto dalla riforma Moratti. E, assieme al Mce e al Cidi, chiama docenti e genitori a raccolta per una nuova mobilitazione. Perché, sull'esempio dei risultati ottenuti con il movimento per la salvaguardia del tempo pieno, si cerchi in tutti i modi di fermare il nuovo corso Moratti. L'appuntamento è fissato per domani, alle 16.30 al Malignani di Udine, dove Maria Teresa Roda (Mce), Domenico Chiesa (presidente nazionale del Cidi) e il segretario regionale della Cgil Ruben Colussi discuteranno di "Quale futuro per la secondaria superiore?".

Sul nodo formazione-istruzione, Colussi lancia un forte richiamo alla Regione: "La Cgil intende operare per fare in modo che nell'equilibrio fra istruzione e formazione professionale, l'istruzione sia assolutamente privilegiata. Questo perché è dimostrato che i sistemi che lavorano di più e meglio sull'istruzione, come la Finlandia, la Svezia e la Danimarca, sono ai primi posti nel mondo per competitività. Perciò chiediamo alla Regione una legge quadro che utilizzi tutte le competenze possibili per valorizzare l'istruzione. Ci interessa valorizzare il protocollo di relazioni che abbiamo sottoscritto con l'assessore regionale Antonaz".