Gazzetta di Modena-Niente soldi ai supplenti

Il mondo della scuola, che già non vive momenti di tranquillità economica (da pochi giorni è in parte scemata la polemica dei tagli ai trasporti da parte del Comune), viene nuovamente scosso da un provvedimento che ha già portato parecchio malumore tra i docenti. Ancora una volta interessata è la scuola dell’obbligo che nei giorni scorsi è stata raggiunta da una circolare che dava informazione sui tagli alle spese riferite alle supplenze. La lettera è arrivata pochi giorni fa (anche questa volta un provvedimento ad anno scolastico iniziato) a firma di Lucrezia Stellacci, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale. In pratica, tra riferimenti a leggi, decreti e tagli da parte del governo (il 56% in meno rispetto a quello di cui si è potuto fruire lo scorso anno), si informavano le scuole che per l’intero 2006 (provvedimento che quindi copre due anni scolastici, quello attuale e il primo quadrimestre del prossimo) non ci sono soldi per pagare i supplenti. Le sostituzioni, per assenze dei docenti e personale ausiliario inferiori ai 7 giorni, dovranno avvenire all’interno dei plessi e dei team. Il vento della protesta si è subito levato e sta coinvolgendo tutti i tre circoli didattici della città. Le ipotesi di maggior suffragio riguardano il ricorso agli insegnanti in servizio che dovrebbero intervenire sostituendo i colleghi assenti all’interno dei team o all’interno dei plessi. Ultima ipotesi, davvero indecorosa, quella di dividere a gruppi i bambini della classe “scoperta” e trasferirli in altre sezioni del plesso. Quali soluzioni? Trattandosi di richiesta di disponibilità e quindi di nessun obbligo (visto che sarebbe tutto concesso gratis) ci sono in vista tanti no. Anche se i dirigenti sassolesi dei tre circoli didattici stanno pensando ad una specie di “compensazione” concendendo ai propri docenti una settimana di ferie supplementare nel mese di giugno; una sorta di scambio sul quale non pochi sono contrari e in tanti, infatti, si preparano a dire un perentorio no a qualsiasi proposta. Le novità nei prossimi giorni, dopo i collegi docenti.