Gazzetta di Mantova. Cgil, protesta e ironia contro i tagli: insegnanti in piazza col grembiulino
Al sit-in di domani il sindacato chiama anche i genitori e gli studenti. E il 30 c’è lo sciopero.
Articolo di Nicola Corradini
Insegnanti, studenti e genitori in piazza domani pomeriggio per protestare contro la riforma del maestro unico e contro i tagli di risorse e posti nella scuola. Ad organizzare la manifestazione, in piazza Erbe dalle 15,30, è la FLC Cgil che ha preparato la coreografia per rappresentare una classe vecchio stile: molti partecipanti avranno colletti bianchi simili a quelli abbinati al grembiulino nero indossato un tempo (ma è una ‘moda’ riscoperta dal decreto Gelmini) dagli alunni delle elementari.
Un’iniziativa all’insegna dell’ironia, contro i provvedimenti che meglio simboleggiano (anche sotto il profilo della rappresentazione) ciò che i sindacati di insegnanti e personale scolastico contestano alla riforma avviata dal ministro all’istruzione Mariastella Gelmini. Slogan sarcastici che anticipano quelli prevedibilmente più duri che si sentiranno giovedì a Roma alla manifestazione nazionale indetta dai sindacati della scuola di Cgil-Cisl e Uil, dallo Snals e dalla Gilda in occasione dello sciopero generale contro le misure del ministro. «Quella che si svolgerà sabato pomeriggio (domani,ndr) in piazza Erbe - spiega la segretaria provinciale di Cgil scuola, Chiara Biagi - è un’azione collettiva, un po’ come una piece di teatro di strada. Invitiamo i partecipanti a venire con dei vestiti neri. Provvederemo noi a fornire dei colletti bianchi di cartone per trasformarli in bambini col grembiulino. Come tanti anni fa e come vorrebbe fare oggi il ministro». La Biagi spiega che «chiunque potrà fare un piccolo intervento, portando il punto di vista dei genitori, degli studenti, degli insegnanti e del personale Ata. Più voci si sentiranno, più incisiva sarà la manifestazione». Al di là della piece (si alterneranno letture sul tema del diritto all’istruzione a scenette con finti alunni che daranno i voti alla Gelmini con delle palette), la manifestazione servirà a radunare insegnanti, genitori e studenti per dare il segnale che anche a Mantova, come nel resto d’Italia, c’è un movimento di opposizione alla riforma. Movimento che, per dire il vero, in città ha fatto solo capolino con i drappi listati a lutto apparsi sui cancelli di qualche scuola elementare (Pomponazzo e Allende, ad esempio, ma cartelli di protesta sono apparsi anche di fronte alla media Sacchi). L’iniziativa più forte è stata presa dagli studenti del Manzoni di Suzzara che hanno proclamato l’autogestione.
Intanto Cgil, Cisl e Uil stanno organizzato due pullman per la manifestazione di Roma del 30.