Gazzetta del Mezzogiorno-Basilicata-Asili, siamo all'emergenza?
sindacato denuncia anche la disattenzione del Comune sulle questioni della scuola dell'infanzia in città Asili, siamo all'emergenza? Edilizia scolastica, chiusura di plessi e i problemi acui...
sindacato denuncia anche la disattenzione del Comune sulle questioni della scuola dell'infanzia in città
Asili, siamo all'emergenza?
Edilizia scolastica, chiusura di plessi e i problemi acuiti dalla riforma
materaI problemi della scuola dell'infanzia sono sempre di più una emergenza. Le difficoltà si sono acuite in concomitanza delle poco rassicuranti iniziative governative in materia scolastica e quindi in relazione ai tagli finanziari per il settore dell'istruzione pubblica. Tre le questioni prioritarie che a Matera stanno segnando la contrapposizione tra genitori ed operatori della scuola e l'Amministrazione comunale: la frequenza dei bambini anticipatari (quelli di 2 anni e mezzo), la soppressione del plesso di via Morelli, la composizione della commissione diritto allo studio. Temi che pochi giorni fa la Flc Cgil ha portato in Commissione consiliare Pubblica istruzione del Comune, dove tuttavia era assente l'assessore al ramo, fatto che, secondo il sindacato, "evidenzia ancora una volta un atteggiamento di sottovalutazione delle relazioni sindacali e forse anche delle stesse problematiche". Per ciò che concerne la frequenza dei bambini anticipatari, Eustachio Nicoletti, segretario generale Flc Cgil, fa presente che "da alcuni provvedimenti amministrativi si evince la totale disattenzione dell'Amministrazione comunale alle questioni che stanno investendo la scuola a seguito dell'applicazione dei decreti attuativi della scuola primaria emanati dopo l'approvazione della legge Moratti. È un atteggiamento grave, che di fatto crea delle condizioni perché alcuni punti nodali della "controriforma Moratti", come quello della trasformazione della scuola dell'infanzia da scuola dell'apprendimento a scuola dell'assistenza, trovino ampia applicazione in una amministrazione comunale di centrosinistra. Eppure, tutte le forze politiche della maggioranza avevano richiesto agli enti locali di mettere in campo azioni per contrastare i contenuti devastanti della legge Moratti. E questo per attenuare gli effetti negativi sul diritto allo studio, sui diritti dell'infanzia, sul tempo scuola ed altro ancora. Invece, l'Amministrazione comunale di Matera, senza effettuare alcuna verifica sulla sussistenza delle condizioni organizzative, strutturali e strumentali, ha creato le condizioni perché circa 60 bambini in età di asilo nido frequentassero sezioni della scuola dell'infanzia". Su questo aspetto, in considerazione dell'imminente avvio delle iscrizioni alla frequenza per l'anno scolastico 2005/2006, il sindacato ha chiesto alla Commissione consiliare di farsi promotore di una indagine per accertare se esistano le condizioni strutturali e organizzative (ad esempio quelle per la mensa e i trasporti) per accogliere i bambini di età inferiore ai 3 anni negli istituti e di verificare le condizioni per introdurre le figure professionali indispensabili per accudire bambini di quella età. Per quanto riguarda la soppressione del plesso della scuola dell'infanzia di via Morelli, la Cgil ribadisce la netta contrarietà. "È inaccettabile che la soluzione logistica dell'asilo nido di via Gramsci debba essere risolta attraverso il ridimensionamento del servizio scolastico", dice Nicoletti, ricordando che "dei 40 bambini frequentanti circa il 60 per cento sono residenti nel rione Pini e Salita Guido Dorso, i quali non potendo trovare collocazione nel Plesso di via La Quercia, perché gli spazi esistenti già non soddisfano i bisogni dei bambini che la frequentano e le sezioni funzionanti sono numericamente sature, dovrebbero essere dirottati nella struttura scolastica "Mons. Cavalla" di via Cappuccini, evidentemente distante dal quartiere. La proposta poi che in alcune occasioni è stata avanzata dall'Amministrazione comunale di spostare la scuola dell'infanzia di via Morelli per il tempo strettamente necessario a ristrutturare l'asilo nido di via Gramsci, o denota la mancanza di informazioni circa il funzionamento ed i tempi organizzativi del sistema scolastico, oppure nasconde una programmazione diversa che l'Amministrazione non vuole condividere con le forze sociali, con i genitori, con il personale della scuola". Infine, la Commissione per il diritto alla studio. L'Amministrazione materana, dice Nicoletti, "è una delle poche della nostra provincia ad escludere dall'organismo i rappresentanti dei sindacati. Anche per questo abbiamo proposto al presidente della Comissione di farsi promotore di un incontro tra il sindaco, l'assessore alla Pubblica Istruzione e quello alle Politiche sociali, la Flc Cgil per affrontare organicamente le problematiche connesse. Sperando che questa richiesta non sia trascurata come altre sino ad oggi". Emilio Salierno
13/12/2004
Non ci sono le condizioni per i bambini anticipatari. Perplessità sulla Commis- sione Pubblica istruzione