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Gazzetta del Mezzogiorno/Bari: Docenti precari in agitazione

Assemblea promossa dalla Flc-Cgil. Un documento per chiedere la modifica della Finanziaria e il dialogo fra le parti

11/10/2006
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La Gazzetta del Mezzogiorno

Preoccupa l'abolizione delle graduatorie. Appello ai parlamentari

Sì al piano triennale delle 150mila assunzioni, no all'abolizione, nel 2010, delle graduatorie del concorso e di quelle permanenti. In provincia di Bari i docenti precari sono all'incirca 8mila, idonei all'insegnamento in più discipline tanto da far salire il numero delle abilitazioni - e dunque della possibile immissione in ruolo in una delle classi di concorso - a quota 14.304. Ieri pomeriggio, nella sede della Cgil, è ripartita la battaglia degli aspiranti a una cattedra a tempo indeterminato. Il dibattito fra operatori e sindacalisti si è concluso con un documento da inviare alla sede centrale della Flc-Cgil e agli esponenti politici. Richiesta: riaprire il confronto sulla Finanziaria, sollecitarne le modifiche e soprattutto avere garanzie sulla copertura economica delle immissioni. A farsi carico del coinvolgimento dei parlamentari di casa nostra è Lea Borrelli, responsabile provinciale del settore scuola per Rifondazione comunista. Annuncia: «Entro fine mese ci sarà un incontro fra i precari e gli onorevoli e i senatori che fanno parte delle commissioni cultura». Destano perplessità i contenuti della Finanziaria, soprattutto nella parte che riguarda il reclutamento degli insegnanti. Si fa portavoce degli umori della categoria Angela Giannelli, della segretaria provinciale della Flc-Cgil e promotrice dell'assemblea: «Non si può pensare di cancellare le graduatorie prima del loro esaurimento». Tradotto in cifre, significa che 2.914 docenti abilitati a insegnare nelle materne, 2.573 colleghi pronti a entrare alle elementari, 3.063 professori che sognano la cattedra alle medie e 5.754 che ambiscono al posto fisso in un istituto superiore del Barese rischiano di vedere vanificati gli investimenti sia professionali che economici in virtù della soppressione delle graduatorie. Non tutti ovviamente. La maggiorparte, nell'ipotesi in cui Governo tenga fede alle promesse, saranno chiamati a firmare il contratto a tempo indeterminato. Ma in grado di insegnare alle superiori le materie letterarie sono ben 1.074 docenti, 843 quelli con abilitazione in diritto, 523 quelli di inglese e 299 quelli di francese. Per le medie inferiori i numeri più alti corrispondono a italiano, storia e geografia (968), inglese (537), matematica e scienze (305), educazione artistica (298). Non è detto che godano miglior sorte gli abilitati in russo (2) oppure in corno o oboe (2). Borrelli: «Si rischia la spaccatura fra precari storici e abilitati con le scuole di specializzazione (Ssis). Eppure non esistono fasce di disperazione diverse». L'elevato costo delle Ssis gestite dall'Università (la tassa in un anno è aumentata a Bari di mille euro), collegata alla notizia della cancellazione delle graduatorie, ha gettato nello sconforto gli operatori. A una sola voce la domanda: «A che serve specializzarsi a caro prezzo se non ci sarà posto per tutti»? Antonella Fanizzi


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