Gazzetta del MEzzogiorno-Bari-Calano docenti e bidelli stop alle assunzioni
Scuole, posti e Ssis Calano docenti e bidelli stop alle assunzioni Insegnanti (635) e bidelli, assistenti tecnici e amministrativi (222) delle scuole della provincia di Bari...
Scuole, posti e Ssis
Calano docenti e bidelli stop alle assunzioni
Insegnanti (635) e bidelli, assistenti tecnici e amministrativi (222) delle scuole della provincia di Bari pronti alla pensione. Quarantatrè docenti in meno a partire da settembre. E 170 posti dei collaboratori scolastici che resteranno vacanti per il progressivo calo di iscritti, nonostante il sovraffollamento delle classi. Situazione difficile a cui fa da contraltare l'esorbitante offerta di personale in lista d'attesa: è l'esercito dei precari, paradossalmente destinato a diventare sempre più possente. Spiega Mariarita Gadaleta, portavoce del comitato degli insegnanti precari del barese: "Il Governo non autorizza le immissioni in ruolo, nonostante le cattedre scoperte siano tante". Gli aspiranti diventeranno ancora più numerosi: oltre a quanti hanno preso il titolo con le scuole di specializzazione per l'insegnamento nella secondaria (Ssis), si aggiungeranno 1.650 docenti in tutta la regione ammessi ai corsi abilitanti riservati, che si terranno nelle scuole di Bari, Lecce e Foggia (costo 1.250 euro) ma sempre in collaborazione con l'università. Ne ha dato notizia il direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale, Giuseppe Fiori, durante un incontro informale richiesto proprio dal comitato dei precari, a cui ha preso parte l'onorevole Ds Alba Sasso. Opposto il giudizio sui corsi: per Fiori "un'ulteriore opportunità per quanti non hanno l'abilitazione"; per Sasso "un nuovo pericoloso incremento della percentuale dei precari super specializzati ma senza stipendio fisso". La parlamentare ricorda che il piano di assunzioni seppur previsto non ha ricevuto la copertura finanziaria, quindi al momento è inattuabile. Lena Gissi, segretario provinciale della Cisl-scuola, mette l'accento sul normale funzionamento degli istituti: "Si rischia il collasso", attacca. E' perentoria: "La qualità dell'istruzione è in pericolo. Ai pensionamenti si aggiunge il taglio dei bidelli. Alcuni dirigenti hanno già segnalato il disservizio. Invito gli altri a comunicare i bisogni per evitare che l'anno ricominci fra mille difficoltà". Antonella Fanizzi