Gazettino-Pordenone-Scuola, la Cgil conferma lo sciopero
Ieri in prefettura fallito il tentativo di conciliazione. Subito dopo il sindacato ha proclamato la protesta: "No ai tagli" Scuola, la Cgil conferma lo sciopero Dal 20 gennaio il via alla protes...
Ieri in prefettura fallito il tentativo di conciliazione. Subito dopo il sindacato ha proclamato la protesta: "No ai tagli"
Scuola, la Cgil conferma lo sciopero
Dal 20 gennaio il via alla protesta: bloccati scrutini, gite e anche la scelta dei libri di testo
Fallito il tentativo di conciliazione cercato ieri in Prefettura a Pordenone (tra vice prefetto, dirigenti del Centro servizi amministrativi e sindacalisti), la Cgil scuola ha proclamato lo sciopero della categoria. Contro i tagli della finanziaria 2003 per il settore scuola "che rischiano di compromettere la funzionalità e la qualità del servizio scolastico" gli insegnanti e il personale amministrativo, tecnico e ausiliario si fermeranno a partire dal 20 gennaio. Il calendario della protesta, ufficializzato ieri da Carla Franza, della segreteria Cgil scuola, prevede: lo sciopero nei primi cinque giorni degli scrutini intermedi per i docenti della scuola elementare e secondaria a partire dal 20 gennaio; lo sciopero delle attività aggiuntive e straordinarie per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario a partire dal 20 gennaio e fino al 22 febbraio; lo sciopero delle attività aggiuntive e di programmazione per il personale docente della scuola dell'infanzia dal 20 gennaio al 22 febbraio.
Il programma della protesta prevede anche l'invito al personale della scuola ad astenersi dall'organizzare i viaggi di istruzione, a non provvedere alla scelta dei libri di testo con rinvio al mittente delle copie saggio e ad attenersi meticolosamente alle procedure previste per lo svolgimento degli scrutini intermedi.
Spiega Carla Franza: "La riduzione del personale docente e amministrativo e delle spese di funzionamento, il ridimensionamento dei posti a sostegno degli alunni disabili, i provvedimenti che riguardano il personale collocato fuori ruolo, tutto concorre a un progressivo declino della scuola pubblica. Dall'altra parte assistiamo a una serie di provvedimenti a favore della scuola privata. A tutto ciò si aggiunge il preoccupante contenuto della risoluzione approvata dalla Commissione cultura della Camera relativamente ai libri di testo che costituisce un attacco alla libertà d'insegnamento prevista dalla Costituzione. Di fronte a questi attacchi la nostra organizzazione sindacale ha ritenuto di proclamare lo sciopero".