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G del sud - SINDACATI SUL PIEDE DI GUERRA, IL MINISTERO APPELLA LA SENTENZA DEL TAR LAZIO

SINDACATI SUL PIEDE DI GUERRA, IL MINISTERO APPELLA LA SENTENZA DEL TAR LAZIO Tra le novità l'insegnamento dell'inglese e dell'informatica sin dalla prima elementare. La sperimentazione riguarda d...

04/09/2002
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Gazzetta del Sud

SINDACATI SUL PIEDE DI GUERRA, IL MINISTERO APPELLA LA SENTENZA DEL TAR LAZIO

Tra le novità l'insegnamento dell'inglese e dell'informatica sin dalla prima elementare. La sperimentazione riguarda duecento plessi didattici
Da lunedì l'avvio scaglionato dell'anno scolastico: ultimi i siciliani

ROMA '#8211; Ultima settimana di vacanza per i ragazzi, quella che si è aperta ieri (con eccezione per gli alunni di un liceo artistico bresciano che già hanno iniziato l'anno scolastico), prima del ritorno tra i banchi. Da lunedì prossimo, 9 settembre, infatti, gli studenti di ogni ordine e grado rientreranno gradualmente a scuola. La campanella squillerà in date diverse nelle varie regioni. I primi a riprendere in mano i libri saranno gli studenti del Piemonte, gli ultimi quelli della Sicilia, il 30 settembre. Prenderà il via dal Piemonte, dunque, l'anno scolastico 2002-2003, con tutti i ragazzi a scuola dal 9 settembre come prevede il calendario pubblicato dal ministero dell'Istruzione. Il giorno dopo (10 settembre) sarà la volta degli studenti lombardi e di quelli delle province autonome di Trento e Bolzano. L'11 toccherà alla Valle d'Aosta e alla Basilicata; il 16 alla Calabria. Più fortunati i ragazzi della Puglia: avranno qualche giorno di vacanza in più e per loro la scuola ricomincerà il 19 settembre. Gli ultimi a rientrare in classe saranno i ragazzi della Sicilia, il 30 settembre. Ad ogni modo, se differenti sono le date di inizio, è quasi uguale per tutti, invece, la data di conclusione dell'anno scolastico: il 7 giugno. I meno fortunati sono gli studenti di Bolzano e provincia, costretti sui banchi fino al 16 giugno. Vacanze di Natale uguali per tutti, dal 23 dicembre al 4 gennaio, ma in alcune regioni il riposo si prolungherà fino alla befana. Dal 17 al 22 aprile, poi, le vacanze pasquali. Gli esami di maturità cominceranno il 18 giugno. Un anno scolastico, quello che inizierà a breve, contrassegnato dall'avvio del test di sperimentazione della riforma scolastica in 200 plessi didattici. Le novità riguarderanno l'insegnamento dell'inglese e dell'informatica sin dalla prima elementare, l'introduzione sempre alle elementari del maestro prevalente e l'anticipo dell'età di iscrizione ad elementari e materne (ma limitatamente ad un circolo didattico per ciascuna provincia e a una scuola paritaria per ciascun capoluogo di regione) per i bambini che compiono rispettivamente 6 e 3 anni entro il 28 febbraio 2003. Ma non sono le scuole elementari e dell'infanzia le uniche interessate all'anticipo della riforma: in alcune regioni, grazie a protocolli d'intesa con il ministero, si sperimenterà anche l'obbligo assolvibile nella formazione professionale per la secondaria superiore. Si tratta della possibilità di decidere se finire l'obbligo sui banchi oppure nella formazione professionale. Molte critiche sono state sollevate su questo aspetto: lo Snals ha promosso un ricorso al Tar contro l'accordo tra il ministero e la Provincia autonoma di Trento siglato il 10 giugno scorso e anche la Cgil ha impugnato davanti al Tar l'accordo della Regione Lombardia con il ministero. Un autunno caldo si preannuncia quindi per la scuola sul fronte sindacale: le organizzazioni criticano infatti la ristrettezza delle risorse finanziarie a fronte dei processi di riforma. Un altro appuntamento a breve riguarda il versante parlamentare. Riprenderà infatti il 17 settembre anche l'iter del disegno di legge delega di riforma bloccato in Commissione istruzione di palazzo Madama dove l'esame del testo è arrivato all'art. 3. Lo stesso ministro Moratti interverrà in commissione dopo le accuse mossele soprattutto dai Ds di essersi sottratta al dibattito parlamentare. Al primo squillo della campanella, quest'anno, saranno esattamente 7.643.676 gli alunni che frequenteranno la scuola pubblica, dalla materna alle superiori. Ad occuparsi di loro vi saranno 697.715 insegnanti. I dati relativi ai 'numeri' della riapertura dell'anno scolastico sono stati elaborati dalla Cgil Scuola. A proposito del numero degli insegnanti, sottolinea il sindacato, è però "doveroso precisare che il dato sui docenti si riferisce ai posti previsti in organico e non al personale realmente in servizio". Nelle scuole, bambini e ragazzi si divideranno in 375.649 tra sezioni e classi. Alle scuole dell'infanzia, sempre in base ai dati resi noti dalla Cgil Scuola, sono iscritti 945.952 bambini in 40.903 sezioni, con 78.751 insegnanti. Alle elementari, invece, andranno 2.508.219 alunni in 139.947 classi e con 232.134 docenti. Le scuole medie, poi, ospiteranno 1.700.461 alunni suddivisi in 81.855 classi con 158.909 insegnanti. Infine, le Superiori vedranno, in 112.944 classi, 2.489.044 ragazzi con 227.921 docenti. La palma del maggior numero di studenti spetta a Campania e Lombardia, rispettivamente con 1.024.492 e 1.018.421 ragazzi. Intanto il ministero dell'Istruzione presenterà appello contro la sentenza del Tar Lazio in merito alle graduatorie permanenti. Lo ha reso noto lo stesso ministero al termine dell'incontro sulla questione svoltosi ieri con i sindacati della scuola. Il Miur ha quindi ribadito che le graduatorie restano "valide ed efficaci". L'Avvocatura Generale dello Stato, sottolinea il ministero in una nota, "ha appellato, per conto del Miur, la sentenza del Tar Lazio del 13 agosto 2002, n. 7121.


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