Fuoriregistro-In Sicilia si comincia di nuovo a fine settembre
Sicilia si comincia di nuovo a fine settembre Roberto Cammarata - 03-07-2003 L'assessore Granata si è pronunciato: il prossimo anno scolastico in Sicilia comincerà non prima del 26 settembr...
Sicilia si comincia di nuovo a fine settembre
Roberto Cammarata - 03-07-2003
L'assessore Granata si è pronunciato: il prossimo anno scolastico in Sicilia comincerà non prima del 26 settembre, venerdì, per terminare il 15 giugno.
Del parere di dirigenti, insegnanti e genitori - come al solito - si fa volentieri a meno; ancora più volentieri, se quel parere è palesemente contrario. Un parere forte già dell'esperienza dello scorso anno, quando si cominciò il 30 settembre e non fu una bella esperienza.
Vengono messe in campo ragioni addirittura "climatiche"... E che dire allora del caldo di questo giugno? Che dire delle classi vuote a partire dalla fine di maggio? E delle classi vuote durante gli innumerevoli "ponti" dello scorso anno scolastico, quando l'attività didattica non poteva essere sospesa, per raggiungere i fatidici 200 giorni, quando i ragazzi andavano in vacanza e quando i docenti rimanevano cinque ore a guardarsi in faccia in affollatissime sale dei professori: ore di lezione saltate, ma ufficialmente computate; delle brevissime vacanze pasquali; delle maratone di scrutini, anche in notturna, pur di fare in tempo.
Beh, caro assessore Granata, il sospetto che lei di scuola ne capisca pochino oggi è un po' più forte dello scorso anno. Ma pazienza, anche la cara Ministra della Istruzione-Sempre-Meno-Pubblica in fondo mostra di essere scarsina in fatto di scuola e didattica... Sebbene certi spot trionfalistici affermino
l'esatto contrario.
Si dice anche che i collegi dei docenti che - secondo autonomia scolastica - decideranno di cominciare prima, verranno considerati fuorilegge! Sappiamo bene anche questo: anche l'anno scorso chi si "permise" di non osservare quanto imposto dall'alto fu minacciato di chissà quali cattivissime ispezioni.
Caro assessore, la inviterei a passare qualche mesetto del suo tempo tra i corridoi delle scuole siciliane, così da farsi un'idea. Cerchi di parlare davvero con i professori, con chi magari da trent'anni fa questo mestiere tanto fantastico quanto poco riconosciuto e apprezzato; forse eviterà di accrescere il malcontento di una categoria sempre meno considerata, forse conoscerà davvero quali sono i veri problemi delle persone che impiegano metà della loro vita tra quelle mura.