FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3876671
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa locale » Firenze: Tutti in piazza contro la riforma

Firenze: Tutti in piazza contro la riforma

Iniziative congiunte di studenti, ricercatori e docenti in vista della manifestazione di mercoledì 17. Intanto è allarme sul diritto allo studio: a rischio il 50% delle borse

12/11/2010
Decrease text size Increase text size

(Corriere Fiorentino)

Con la presa di posizione del Senato Accademico – che a termine della seduta di mercoledì ha auspicato «forti forme di dissenso che prevedano anche la rimessione dei propri incarichi» – cresce la mobilitazione nell’Ateneo fiorentino in vista della prossima settimana, quando il disegno di legge Gelmini tornerà in discussione alla Camera.

LA 33 ORE DI LEZIONI - Il forte segnale di Presidi e Rettore – richiesto da studenti, ricercatori e personale tecnico – rende completo il quadro delle componenti in agitazione, che provano così ad avviare anche iniziative congiunte. Lunedì alle 10.30 parte la “33 ore di lezione” al Polo delle Scienze Sociali di Novoli (aula 1.04, edificio d4), iniziativa promossa da Rosso MalPolo (Studenti di Sinistra) che si concluderà alle 18.30 del giorno successivo: workshop, lezioni e proiezioni di film che punteranno a sensibilizzare l’opinione pubblica sul rischio che incombe sull’Università, coinvolgendo docenti e ricercatori, molti dei quali già protagonisti delle lezioni in piazza (e notturne) del 2008, durante la mobilitazione dell’ «Onda».

VERSO LA MANIFESTAZIONE DEL 17 - Una due giorni di preparazione in vista della manifestazione nazionale di mercoledì 17 novembre, quando in piazza scenderanno anche diverse sigle sindacali (tra cui la FLC della CGIL) che hanno proclamato lo sciopero generale dei lavoratori della conoscenza; la data coincide con la giornata internazionale della mobilitazione studentesca e, assicurano gli Studenti di Sinistra, a Firenze la manifestazione partirà da Piazza San Marco, nonostante il divieto del Prefetto. In piazza ci saranno anche i ricercatori della Rete 29 aprile che auspicano – rileva Isabella Gagliardi – «azioni condivise con studenti e precari, perchè l’ottica giusta è quella unitaria che non lasci spazio a movimenti corporativi». Anche il Comune di Firenze non farà mancare il suo apporto: l’assessore alle Politiche Giovanili ed Università, Cristina Giachi, nelle settimane scorse aveva annunciato l’impegno dell’amministrazione a sostegno della campagna di sensibilizzazione dell’Ateneo, e su questo punto sempre mercoledì 17 novembre alla Biblioteca delle Oblate – ci sarà un incontro con docenti e ricercatori.

TAGLI SUL DIRITTO ALLO STUDIO - Lunedì 15 partirà anche la campagna informativa di Sinistra Universitaria (UDU) concentrata sul diritto allo studio, dopo la scure sui fondi – 126 milioni in meno per il 2011 – previsti dalla finanziaria attualmente in discussione: i rappresentanti di SU! informeranno gli studenti delle residenze universitarie sui rischi che incombono su borse di studio e servizi abitativi, poiché «se il ddl Gelmini cambia la governance delle Università, i tagli sul diritto allo studio ne mutano profondamente il volto». Un rischio concreto, che trova conferma dalle dichiarazioni di Enrico Maria Peruzzi – direttore generale dell’Ardsu, azienda che garantisce (con borse di studio, posti alloggio e servizi di ristorazione) il diritto allo studio a 11303 universitari di Firenze, Pisa e Siena: «Sono piuttosto preoccupato, i tagli sul diritto allo studio avranno serie ripercussioni anche qui in Toscana: rischiamo il dimezzamento delle borse, di ritrovarci con 10 milioni in meno da poter destinare ai servizi del diritto allo studio, anche perché non si conosce ancora l’entità del trasferimento regionale». Fino ad oggi i tagli sono stati compensati dal sostegno economico della Regione, che ha sempre consentito la copertura totale degli aventi diritto (il finanziamento complessivo è il ricavato di tassa regionale, fondo integrativo statale, spesa delle Regioni) e che rischia di esaurirsi in virtù della riduzione dei trasferimenti statali: «Gli sforzi degli ultimi anni, mirati a fornire un sostanziale miglioramento dei servizi rischiano di essere vanificati, e così non solo metà della popolazione studentesca non potrà più beneficiare della borsa di studio, ma finanziamenti a favore di sport, attività associative e cultura saranno completamente azzerati» conclude Peruzzi.

Gaetano Cervone


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL