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Firenze: Scuola, si rientra il 12 settembre Allarme cattedre: ne mancano 500

Anche in Toscana il ritorno sui banchi rischia di essere amaro. Secondo la Cgil mancano ancora all’appello 500 cattedre e molte scuole della regione potrebbero trovarsi in emergenza

05/08/2012
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la Repubblica

MARIO NERI
IL CALENDARIO scolastico regionale lascia un margine di autonomia agli istituti che potranno anticipare il rientro degli alunni al 10 settembre. Stabilite anche le vacanze. Quelle di Natale partiranno il 22 dicembre e proseguiranno fino al 6 gennaio 2013 compreso, mentre la pausa pasquale andrà dal 28 marzo al 2 aprile 2013. Le altre date in cui le scuole rimarranno chiuse sono il 2 e 3 novembre per le feste di Ognissanti, il 26 e 27 aprile 2013 per il ponte della Liberazione e nei giorni di festa nazionale: 1° novembre, 8 dicembre, 25 aprile, Primo maggio, 2 giugno. Ovviamente questo calendario potrebbe subire delle modifiche se il governo deciderà di abolire alcune festività nazionali, spostandole alla domenica successiva e trasformando quelle date in giorni lavorativi. Comunque vada, anche in Toscana il ritorno sui banchi rischia di essere amaro. Secondo la Cgil mancano ancora all’appello 500 cattedre e molte scuole della regione potrebbero trovarsi in emergenza. «Il governo dei tecnici assomiglia sempre di più ai precedenti», dice Alessandro Rapezzi, segretario toscano di Flc-Cgil. Per ora si conosce l’organico di diritto, cioè la quota di insegnanti che il ministero dell’Istruzione ha fissato sulla base degli iscritti. E sebbene l’Ufficio regionale scolastico abbia strappato a Profumo una manciata di maestri e prof in più rispetto all’anno scorso, i docenti sono ancora troppo pochi. Soprattutto perché l’aumento non tiene il passo di una popolazione scolastica in costante crescita. Rispetto al 2011 in Toscana approderanno 6.068 studenti in più (da 461.927 si passa a 467.995), mentre le cattedre passano da 35.293 a 35.540. Insomma, entrano appena 247 nuovi insegnanti. «Il governo Monti si è abituato alle cure dimagranti della Gelmini - continua Rapezzi infatti nell’anno passato il rapporto era di un docente ogni 13 alunni. Per l’aumento che ci ha concesso ha applicato un rapporto di uno a 25. Volendo mantenere un livello di copertura pari al 2011 di cattedre aggiuntive ne sarebbero servite 466, cioè altre 220». Peccato, dice la Cgil, che le iscrizioni degli studenti non si siano ancora completate, e solo lì il Miur farà i calcoli sulle reali necessità, cioè formerà l’organico di fatto. «Sappiamo già che sarà formato da non più di 37mila insegnati, gli stessi concessi l’anno scorso. Ma con oltre 6.000 studenti in più nelle aule non basteranno, ne servono almeno
altri 500».
 


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