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Esami solo orali ma non per tutti. Commissioni, scuole e liste si rischia il caos

Un sospiro di sollievo ha accompagnato domenica la pubblicazione dell’ordinanza del ministro Profumo per le scuole dei territori terremotati in Emilia-Romagna: esami solo orali alle medie e per la maturità alle superiori

12/06/2012
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l'Unità

Un sospiro di sollievo ha accompagnato domenica la pubblicazione dell’ordinanza del ministro Profumo per le scuole dei territori terremotati in Emilia-Romagna: esami solo orali alle medie e per la maturità alle superiori. Ieri però è scattata l’attesa per la pubblicazione dell’elenco degli istituti effettivamente esonerati dagli scritti. Attesa che si è trasformata in parte in delusione quando alle 19 l’Ufficio scolastico regionale ha reso nota la “lista” delle scuole a cui si applicherà l’atto ministeriale. Il provvedimento individua solo nell’«estrema precarietà delle condizioni » degli istituti il presupposto per avere diritto alle facilitazioni, già messe in attto per gli studenti de l’Aquila. Rimandando appunto all’elenco dell’Usr, in cui si indica quali sono le scuole inagibili in tutto o in parte. Su questo presupposto punta il dito la Flc-Cgil, mentre lancia la campagna «insieme la scuola non crolla» per invitare docenti di tutta Italia a passare almeno una settimana tra luglio e agosto insieme ai bambini delle zone colpite dal sisma. «Il ministero si è mosso, anche se secondo noi con una certa lentezza, c’era una grande tensione sul territorio, per le superiori non era pensabile affrontare tre giorni di prove» (rimanendo magari sei ore sotto una tenda mentre si susseguono ancora le scosse), premette la segretaria regionale Raffaella Morsia. Ora però il sindacato rileva come non sia stato preso in considerazione il caso, molto frequente per le superiori, di alunni che frequentano scuole agibili,marisiedono «in comuni molto colpiti dal terremoto: che dunque vivono e studiano nei campi della Protezione civile o comunque fuori casa, in condizioni difficilissime ». Insomma «il ministero ha guardato alle sole condizioni materiali degli istituti, e non allo stress degli alunni - nota anche Fausto Chiarioni, segretario Flc a Ferrara -. Ad esempio le facilitazioni non sono previste per le scuole superiori della città estense. Eppure molti degli alunni dei suoi licei e del suo istituto alberghiero arrivano da comuni pesantemente toccati dal sisma come S.Agostino, Poggio Renatico (di cui hanno escluso dalle esenzioni anche la scuola media), Cento». Altro nodo da sciogliere, quello degli insegnanti chiamati a far parte delle commissioni di maturità in altri comuni, anche se residenti nelle zone del sisma: «Chi vive in tenda, in una situazione complicata dal punto di vista pratico ed emotivo, magari non se la sente di lasciare la famiglia per le due settimane della maturità.

Adriana Comaschi


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