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Emilianet-Nessun esito concreto per garantire il diritto di tutti i bambini alla scuola dell'infanzia

Insoddisfazione al termine dell' assemblea a Palazzo Malvezzi Nessun esito concreto per garantire il diritto di tutti i bambini alla scuola dell'infanzia BOLOGNA (29 ott. 2004) - Gli enti local...

30/10/2004
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Emilianet

Insoddisfazione al termine dell' assemblea a Palazzo Malvezzi
Nessun esito concreto per garantire il diritto di tutti i bambini alla scuola dell'infanzia

BOLOGNA (29 ott. 2004) - Gli enti locali e la Provincia di Bologna, con la Regione Emilia-Romagna, le organizzazioni sindacali della scuola ed i Parlamentari del Territorio, hanno promosso questo incontro pubblico con l'obiettivo di assumere una posizione condivisa ed un comune "piano di azione" in relazione alla drammatica situazione della scuola dell'infanzia.

La mobilitazione intrapresa dagli enti locali in questi mesi per chiedere al Ministro Moratti di assegnare i nuovi posti in organico statale necessari a garantire il diritto di tutti i bambini e la bambine alla scuola per l'infanzia non ha avuto alcun esito concreto.

Abbiamo chiesto allo Stato ciò che ci spetta: le risorse necessarie per dare una scuola ai bambini e alle bambine che hanno compiuto tre anni e che vivono nei nostri comuni. La richiesta è stata regolarmente e tempestivamente inoltrata al Ministero dell'Istruzione dall'Ufficio scolastico regionale. Nessuno ha contestato la legittimità di quanto è stato domandato: semplicemente, questo Governo non assegna le risorse necessarie per attuare ciò che è stato scritto anche nella Legge 53/2003 (Riforma Moratti), ovvero che sia assicurata. "la generalizzazione dell'offerta formativa e la possibilità di frequenza alla scuola dell'infanzia".

Questa situazione è tanto più grave e assurda proprio in una regione come la nostra dove gli enti locali hanno contribuito in modo decisivo alla costruzione della scuola dell'infanzia e ne hanno fatto un punto di forza del proprio modello di sviluppo e del sistema del welfare. Qui da noi, i Comuni sostengono tuttora un onere rilevantisimo per l'edilizia scolastica e per la gestione delle scuole dell'infanzia comunali e paritarie.

I Comuni, anche in un periodo travagliatissimo per la finanza locale, hanno continuato ad investire nell'edilizia scolastica allestendo aule per ospitare i "nuovi" bambini e bambine: aule che rimarranno vuote in assenza del personale insegnante, tecnico ed ausiliario statale necessario.

In questi mesi abbiamo apprezzato la solidarietà e gli impegno dei Parlamentari del centrosinistra, che hanno ripetutamente incalzato il governo anche attraverso interrogazioni.
Abbiamo "registrato" le continue rassicurazioni della Direzione scolastica regionale che ha garantito di sostenere le nostre richieste presso il Ministro. Abbiamo registrato l'interessamento del Presidente della Camera Casini, al quale recentemente la Presidente della Provincia Draghetti ha consegnato personalmente una lettera per sollecitarlo a "fare qualcosa" per la scuola dell'infanzia.

Tuttavia, le risposte non sono ancora arrivate e centinaia di famiglie continuano a bussare agli uffici comunali in attesa di un posto a scuola per i propri figli.

I Comuni, la Regione, la Provincia di Bologna e le organizzazioni sindacali scelgono di comporre un fronte unitario e denunciano fermamente questa situazione.

Diventa pertanto urgente che si promuova subito un tavolo permanente regionale, utilizzando la Conferenza Regionale per il sistema formativo che instauri un negoziato con il Governo, che a partire dall'analisi degli andamenti demografici, delle iscrizioni e della valutazione dell'offerta esistente a part-time e a tempo pieno, promuova una più allargata
mobilitazione e rivendichi ancora le richieste di docenti per far partire la nuove sezioni e completare quelle a tempo parziale ed elabori i dati per le richieste dei prossimi anni.


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