Emilia Romagna. Il ministro: «In arrivo 392 docenti in più»
Il giorno prima la Cgil aveva lanciato l'allarme proprio sui pochi posti in più, 26 si diceva, rispetto all'aumento della popolazione scolastica di circa 9 mila alunni
«Sui docenti ho una buona notizia». Apre così il capitolo delle dotazioni organiche per le scuole dell'Emilia-Romagna nel prossimo anno il ministro all'istruzione e università Francesco Profumo, ieri a Bologna. Sta parlando a una platea di addetti ai lavori, dopo aver ascoltato dagli assessori regionali Patrizio Bianchi e Gian Carlo Muzzarelli quello che qui è stato fatto sull'istruzione e formazione tecnica, l'avviamento al lavoro e la rete dei Tecnopoli. «Saranno assegnati all'Emilia-Romagna 226 posti in più in organico di diritto e 392 in più in organico di fatto», annuncia il ministro. «Il primo settembre 2012 — aggiunge — avremo 40.332 docenti a fronte dei 39.940 nel 2011-2012, cui si aggiungono 5.892 insegnanti di sostegno. Si tratta del maggior incremento a livello nazionale che tiene conto dell'incremento della popolazione scolastica».
Il giorno prima la Cgil aveva lanciato l'allarme proprio sui pochi posti in più, 26 si diceva, rispetto all'aumento della popolazione scolastica di circa 9 mila alunni. Allarme che il sindacato non smentisce neppure di fronte alle nuove cifre. E che riferisce anche nell'incontro avuto ieri a parte con il capo di gabinetto del ministero Luigi Fiorentino. «Il sistema è assolutamente vicino al collasso — attacca Sandra Soster, segretario bolognese della Flc-Cgil —, non sappiamo come aprire le classi della scuola dell'obbligo, servirebbero almeno 800 docenti in più a livello regionale». Arriveranno rinforzi ulteriori? La parola passa di nuovo al ministro Profumo, «stiamo valutando ciò che abbiamo — allarga le braccia —, il sacchetto è quello che è».
I nuovi numeri sono stati annunciati in mattinata ai sindacati dal vice direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale Stefano Versari, «sono grato al capo dipartimento Lucrezia Stellacci, che ben conosce la realtà di questa regione, perché già ora sappiamo su quale organico di fatto (compresi cioè i supplenti, ndr)possiamo contare, e questo aiuta a rasserenare il clima e dà un orizzonte più chiaro». I 226 posti in più nell'organico di diritto fanno parte dei 392 dell'organico di fatto che di solito veniva comunicato in estate, tenendo le scuole con il fiato sospeso nell'organizzazione delle classi. «Non tutti i problemi sono risolti», ammette Versari, anche se «si tratta del maggior incremento a livello nazionale rispetto alle altre regioni».