FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3768985
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa locale » Corriere-Sicilia-Avvio in ritardo, no dei presidi

Corriere-Sicilia-Avvio in ritardo, no dei presidi

IN SICILIA Avvio in ritardo, no dei presidi PALERMO - Tornare a scuola il 30 settembre? I presidi siciliani dicono no. Il provvedimento dell'assessore regionale alla Pubblica istruzione Fabio ...

24/08/2002
Decrease text size Increase text size
Corriere della sera

IN SICILIA

Avvio in ritardo, no dei presidi

PALERMO - Tornare a scuola il 30 settembre? I presidi siciliani dicono no. Il provvedimento dell'assessore regionale alla Pubblica istruzione Fabio Granata (An), che prevede il ritorno sui banchi con due settimane di ritardo rispetto alla data precedentemente stabilita (il 17), rischia di gettare nel caos il mondo scolastico. I primi a contestare il decreto, firmato giovedì, sono proprio i direttori degli istituti: uno di loro, Roberto Tripodi, preside del tecnico industriale "Alessandro Volta" di Palermo, ha già annunciato che "disobbidirà". "Sembra di essere tornati ai tempi in cui in Sicilia la scuola riapriva dopo la vendemmia - afferma Giovanni Pusateri, responsabile regionale dell'Associazione presidi - noi non ci stiamo. E poiché la legge ci concede ampia autonomia, riapriremo il 17 settembre, come era stato deciso in precedenza". Insomma, il caldo portato dal vento di scirocco - indicato dall'assessore Granata a giustificazione dello slittamento in avanti, insieme con i problemi alle graduatorie dei supplenti innescati dal Tar - non scoraggia nessuno nell'isola, anche perché, ricorda Pusateri, "lo slittamento della riapertura, per rispettare l'obbligo dei 200 giorni scolastici, lascerà gli alunni nelle classi fino al 14 giugno. E non mi sembra che le temperature di quel mese siano più gradevoli di quelle di metà settembre".
Insomma, si profila un braccio di ferro tra i presidi e l'assessore regionale, che però non torna indietro. "Vogliono fare ricorso all'autonomia scolastica? Facciano pure - replica Granata - purché motivino le loro scelte". Poi aggiunge: "Rispetto il loro diritto, ma sono fortemente contrariato dalle frange dei dissidenti. Queste contestazioni sono polemiche ideologiche che si limitano all'esercizio della retorica".
L'iniziativa regionale trova tuttavia lo sbarramento anche della Cisl siciliana. "L'idea di riaprire il 30 settembre è solo uno strafalcione", dice il segretario regionale Paolo Mezzio, che invita Granata a ritirare il decreto. "Se la scuola si concluderà il 14 giugno - osserva Mezzio - la fine delle lezioni e l'inizio degli esami, previsto per il 18, si accavallerebbero, con danno per tutti".
Polemiche anche politiche. Insorge Egidio Orchisi, capogruppo della Margherita all'assemblea regionale siciliana: "Granata fa finta di non sapere che il caldo di giugno non è più sopportabile di quello di settembre e che l'atmosfera di fine anno scolastico è didatticamente diversa da quella di inizio anno".
Enzo Mignosi


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL