Corriere/Roma: Scuola, il tetto del trenta per cento mette in crisi le multietniche romane
L'annuncio della Gelmini e i dubbi della«Pisacane» dove gli alunni con genitori immigrati sono il 97%
ROMA - Il tetto del 30 per cento di allievi stranieri? Inapplicabile. E' quanto sostengono da Roma i dirigenti scolastici di alcuni istituti multietnici, commentando il provvedimento del ministro Gelmini che pone un limite alle iscrizioni di allievi non italiani nelle scuole della Penisola. Alla «Pisacane» - noto istituto dove i bimbi che hanno almeno un genitore straniero sono il 97% -
VOCI PRO E CONTRO - Nella scuola situata all' incrocio tra via Acqua Bullicante e via Policastro, ai margini della Casilina, oltre il quartiere Pigneto, però, c'è anche chi sostiene la scelta del ministro: «Ha fatto bene - dice una nonna italiana - quelli che escono da qui, alle medie hanno bisogno delle ripetizioni. In queste classi per spiegare anche solo le frazioni ci stanno sopra una settimana». E una tata le dà man forte: «Facevo la pantalonaia, ho cresciuto tre figli, adesso porto questa bimba qui, cinese, e ne guardo altri due, del Bangladesh. E a tutti je imparo l' italiano...». Il problema, dicono i detrattori, è nei numeri: lo scorso autunno, nell'unica prima formata (iscrizioni in calo) sono entrati 27 bambini; solo 2 sono italiani.
UNO SU TRE CE LA FA - Applicare la nuova regola di 1 su 3 «sarà un problema», ammette Flora Longhi, in lizza per diventare futura dirigente della Pisacane. Le trasformazioni che partiranno nell'anno scolastico 2010-2011, secondo l'annuncio del ministero dell'Istruzione, sia alle elementari sia alle medie, partiranno gradualmente proprio dalle prime classi.
E' palese che nella multietnica Pisacane sarà impossibile applicarla, a meno di trovare nuovi iscritti italiani o di trasferire in altri istituti gli alunni stranieri. Qui, nel 2009, era stata anche avanzata la proposta, poi ritirata, di cambiare nome all'istituto in favore di quello di un educatore giapponese, scatenando la dura reazione di un comitato di mamme italiane della stessa scuola.
FUSIONE E GRADUALITA' - Ma la soluzione potrebbe venire, a settembre, dalla prevista fusione tra la scuola media Pavoni e la Pisacane. Proprio Longhi, attuale dirigente della Pavoni, prevede: «Il problema posto dal ministero lo potremo affrontare solo dall'autunno». «Anche alla Pavoni ogni giorno abbiamo ingressi di alunni stranieri - spiega - ma al momento sono il 28% degli iscritti». Sotto la «quota Gelmini».
Nell'eventualità di un'alta presenza di alunni stranieri, il nuovo istituto comprensivo dovrà trovare soluzioni di compromesso, puntando sulla scappatoia della gradualità. Insomma, nessuno sarà cacciato di classe