Corriere/Roma: Madri e alunni in corteo contro il tagli
«No alla distruzione della scuola pubblica». È lo striscione-appello che ha aperto il corteo indetto dal Coordinamento permanente delle scuole di Roma.
Sfilano, nella Capitale, i bambini accompagnati da mamme, papà e dai loro insegnanti. Nelle prime file gli alunni e i loro striscioni, più dietro le sigle sindacali (presenziano, con le loro bandiere, Cobas, Rdb e CGIL). Dal Colosseo il cordone di alunni e adulti è approdato alla fine a Campo de’ Fiori (dove poi la manifestazione si è chiusa), determinando anche un po’ di caos per il traffico, visto che per il corteo è stata chiusa anche via del Plebiscito, dove passano molte linee di autobus che a quel punto sono stati costretti a una deviazione. «Poispiega una insegnante-c'è l'idea di raggiungere la manifestazione pro Emergency». Secondo gli organizzatori i manifestanti sono «quattromila».
Decine gli istituti che hanno aderito, dall' infanzia alle superiori. I manifestanti chiedono il ritiro dei tagli e della riforma delle superiori, l'impegno dello Stato a pagare il debito delle scuole, sostegno certo per i disabili e fondi per far funzionare gli istituti. «Da quindici anni-spiegano-la politica scolastica dei vari governi che si sono succeduti è stata caratterizzata da una progressiva sottrazione delle risorse fino ad arrivare al quasi completo azzeramento dei finanziamenti ministeriali. Parallelamente si assiste ad un crescente finanziamento nei confronti della scuola privata. Noi riteniamo che la scuola pubblica statale rappresenti, in forza del dettato costituzionale, il luogo di formazione della coscienza dei giovani cittadini del domani, basato sul principio di uguaglianza e che, se privato degli strumenti/investimenti necessari, non possa assolvere a tali compiti istituzionali».