Corriere-Nel Lazio sperimentazione allargata
Giudizio negativo di sindacati e Campidoglio. L'assessore Coscia: troppo poco tempo, c'è solo tanta imprecisione "Nel Lazio sperimentazione allargata" Il direttore scolastico De Sant...
Giudizio negativo di sindacati e Campidoglio. L'assessore Coscia: troppo poco tempo, c'è solo tanta imprecisione
"Nel Lazio sperimentazione allargata"
Il direttore scolastico De Santis: "Se il ministro vuole potremmo coinvolgere molte scuole"
Quattordici istituti già selezionati (ieri) tra i settanta candidati, sperimentazione che in alcune province (Roma inclusa) potrebbe essere effettuata in più scuole rispetto a quelle stabilite, Rieti e Viterbo che rischiano di non averla, e collaborazione tra gli istituti che saranno scelti per fare da apripista alla riforma. Non solo, perché i numeri della sperimentazione potrebbero crescere ancora: lo chiede il direttore regionale scolastico, Francesco de Sanctis, per il quale "vista la straordinaria partecipazione nella nostra regione, se il ministro Moratti volesse si potrebbe partire con un numero superiore a quello stabilito". Molto critici, invece, sia i sindacati, sia il comune di Roma. Dodici, al momento, (dieci statali e due paritarie) le scuole che applicheranno la proposta Moratti (che ieri ha ricevuto il parere negativo, "obbligatorio ma non vincolante", del Consiglio nazionale). Ma ieri è stato comunque un giorno decisivo, perché tra le scuole candidate ed esaminate, dice chi ha partecipato alla selezione, per la prima volta è stata effettuata una valutazione e quattordici hanno superato "l'esame" della commissione. "Nella nostra regione è tutto pronto", dice De Sanctis. "Non appena ci sarà il decreto '#8211; conferma Marco Riva della direzione scolastica '#8211; faremo partire la sperimentazione, in un tempo non superiore alle 24-48 ore".
Ieri scadevano i termini per la presentazione dei progetti, "ma siamo disponibili ad accettare quelli che arriveranno nelle prossime ore", dice De Santis.
Tra le province con minori possibilità di effettuare la sperimentazione, sembra ci siano Rieti e Viterbo, che non avrebbero presentato progetti: anche per questo, potrebbero esserci novità nella distribuzione degli istituti che sperimenteranno la riforma; il loro numero potrebbe crescere, anche a Roma: se infatti il criterio stabilito dal ministro nel decreto fosse complessivo per l'intera regione è probabile che nella capitale sarebbero più di due gli istituti prescelti. Dura la posizione dei sindacati se del Campidoglio. L'assessore Maria Coscia: "Su questa sperimentazione c'è confusione e improvvisazione". Per Stefano De Caro, segretario Cgil scuola, "è stato davvero toccato il fondo. Stando alle nostre informazioni, molte candidature avanzate dai presidi sono state bocciate dagli organi collegiali dei singoli istituti, come ha fatto il 134 circolo didattico, sulla Casilina". "Noi siamo soddisfatti delle conferme che arrivano dagli organi collegiali '#8211; ribatte Francesco De Sanctis '#8211; abbiamo ricevuto adesioni superiori alle previsioni". Una cosa è certa, se ci sarà le sperimentazione, le scuole che la effettueranno lavoreranno insieme: "Abbiamo studiato una rete per far sì che tutte le strutture siano collegate, possano confrontare progetti, e attuare delle linee e dei riscontri comuni". In attesa del decreto del ministro.
Alessandro Capponi