Corriere/Milano: Tempo pieno a scuola confermati i tagli
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«Non abbiamo avuto ulteriori risorse. E non possiamo incrementarle». In altre parole: il taglio alle classi di tempo pieno rimane. Lo conferma il provveditore scolastico Giuliana Pupazzoni, che aggiunge: «Le risorse aggiuntive saranno utilizzate in altre maniere». In particolare per andare a coprire le ore di inglese. Ma il provveditore spiega anche che «il monte ore complessivo delle disponibilità dei posti l’ha ripartito l’ufficio scolastico Regionale». Insomma, nessuna speranza che con l’organico di fatto, si potesse andare a coprire i posti «mancanti» per il tempo pieno. In totale sono 138 le classi che sono state trasformate in tempo «normale». Nonostante le richieste delle famiglie. «Non c’è la volontà di risolvere la situazione», attacca Rita Frigerio, Cisl, che secondo la quale «è molto più grave di quello che vogliono ammettere». Perché il taglio «reale è di 705 docenti solo al tempo pieno. E il provveditorato non ha fatto neanche una proposta per cercare di alleviare la sofferenza». Ma non solo. «Quei 334 posti recuperati per la primaria dovranno essere usati per l’inglese. E in parte per le otto classi formate in ritardo», aggiunge Attilio Paparazzo, Cgil. I problemi non riguardano «solo il tempo pieno. C’è anche la questione degli insegnanti di sostegno: 1.120 docenti che mancano per arrivare al rapporto nazionale alunni disabili e insegnanti. E il personale Ata che non è stato confermato. A rischio l’apertura delle scuole a settembre».