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Corriere/Milano: «Insegnanti di sostegno: ne mancano oltre mille»

Bilancio degli organici. Colosio: in arrivo qualche prof in più I presidi: così il sostegno all’handicap è a rischio

04/08/2010
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Corriere della sera

La preoccupazione tra i genitori sta salendo. Insegnanti di sostegno all’handicap: secondo i sindacati mancano all’appello oltre mille docenti. Il direttore scolastico Giuseppe Colosio ( foto): «In arrivo posti aggiuntivi». La preoccupazione, tra i genitori degli studenti disabili, sta salendo: «Come verranno seguiti i nostri figli a scuola?». Anche le associazioni iniziano a farsi sentire: «I ragazzi più deboli saranno penalizzati». I sindacati protestano: «Tagli insostenibili » . E pure i presidi: «Suggeriremo alle famiglie di fare ricorso». Insegnanti di sostegno e alunni disabili, il problema sta tutto nei numeri del prossimo anno scolastico: a fronte di 4.698 docenti specializzati, gli studenti portatori di handicap a Milano saranno 11.822 (832 in più rispetto al 2009-2010), con un rapporto di 1:2,516 (un prof ogni due allievi emezzo), superiore a quello indicato dalle linee guida nazionali (1:2). In pratica, secondo la Cgil, per ristabilire i giusti equilibri servirebbero 1.162 prof. Panico. Ma il direttore scolastico regionale, Giuseppe Colosio, rettifica: «Alcuni posti aggiuntivi saranno assegnati valutando caso per caso».

(foto Cavicchi) In aula Una studentessa sulla sedia a rotelle durante una lezione. A Milano gli alunni disabili sono aumentati in un anno di 832 unità

I dati sono arrivati con l’organico di fatto. In Lombardia, da settembre, 28.685 disabili (e deve essere valutato un altro centinaio di casi) saranno seguiti da 11.644 insegnanti di sostegno. Rapporto 1:2,47. Va peggio, si diceva, a Milano dove, nonostante l’aumento dei posti, si passa da 1: 2,379 a 1:2,516. Un’anomalia, visto che l’Italia è assolutamente in linea con le raccomandazioni della Finanziaria 2007 (un insegnante ogni due studenti «H»): 98 mila prof per 196 alunni. Attilio Paparazzo, segretario milanese della Flc Cgil, spiega: «Mancano 1.162 posti. E questo nonostante la Corte costituzionale abbia ribadito l’assenza di vincoli di organico nel caso di insegnamento ai disabili. In più le istituzioni fanno finta di niente». Franco Bomprezzi, portavoce di Ledha Lombardia (Lega per i diritti delle persone con disabilità), aggiunge: «Siamo molto preoccupati».
Tra le province penalizzate c’è anche Bergamo con un taglio di 99 prof di sostegno. Il coordinatore regionale del Pd, Maurizio Martina, insiste: «Occorre riconsiderare il quadro delle assegnazioni». E in una lettera indirizzata a Colosio (cui si aggiunge un’interrogazione all’assessore bergamasco competente) chiede: «Faccia un passo indietro».

Da parte sua, il direttore regionale cerca di calmare gli animi: «Abbiamo la possibilità di autorizzare situazioni di deroga». In sostanza, posti in più per il sostegno. Non saranno molti, — «si tratta di risorse pubbliche» — ma «chiederemo agli uffici provinciali di avviare un’istruttoria per sistemare i casi urgenti». Da ribadire: «Le cose vanno viste nella loro complessità: gli studenti disabili possono contare non solo sugli insegnanti di sostegno, ma su tutti gli altri, docenti e non». Colosio promette: «I genitori stiano tranquilli, faremo un lavoro attento e responsabile, creeremo un tavolo di coordinamento con le istituzioni avviando un ragionamento sulle certificazioni: sono troppo squilibrate rispetto alle varie aree della Regione. E spesso i loro tempi non coincidono con quelli della scuola».


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