Corriere-Lombardia-Scuola, sciopero dimezzato e rebus del primo giorno
Sindacati divisi sulla protesta. L'apertura ufficiale è prevista per martedì ma molti istituti cominciano lunedì Scuola, sciopero dimezzato e rebus del primo giorno I confederali: saremo pres...
Sindacati divisi sulla protesta. L'apertura ufficiale è prevista per martedì ma molti istituti cominciano lunedì
Scuola, sciopero dimezzato e rebus del primo giorno
I confederali: saremo presenti il 10 per distribuire volantini, contestiamo il taglio dei docenti e dei progetti
Lo Snals ha revocato ufficialmente ieri lo sciopero annunciato per il primo giorno di scuola. Cgil, Cisl e Uil, invece, non cambiano posizione. E invitano docenti e personale tecnico ausiliario ad astenersi dal lavoro il prossimo 10 settembre durante la prima ora di lezione. "Non sono previste manifestazioni di protesta - dicono i sindacati confederali -. In compenso saremo presenti davanti alle scuole per distribuire volantini e spiegare le ragioni dello sciopero".
CONFUSIONE - I ragazzi e le famiglie che vogliono sapere come regolarsi (andare a scuola fin dalla prima ora?) possono solo informarsi presso il proprio istituto per capire qual è l'adesione prevista allo sciopero. Di certo non mancherà la confusione. Anche perché, per molti, il prossimo 10 settembre, martedì, non sarà il primo giorno di scuola: grazie all'autonomia in numerosi istituti le lezioni sono già cominciate o cominciano lunedì.
TAGLI - Lo sciopero è stato indetto da Cgil, Cisl e Uil per protestare contro i tagli al personale. "Contestiamo la riduzione del numero di docenti che si occupano dei "progetti" contro la dispersione scolastica e per l'inserimento degli extracomunitari - dice Wolfango Pirelli, segretario lombardo della Cgil scuola -. L'anno scorso erano 1.185 in Lombardia, di cui 814 a Milano. Quest'anno ci fermiamo a 225. Più altri 50 da inserire in corso d'anno scolastico". Altro punto "dolente": il numero di sezioni di scuola materna statale. "Su 115 sezioni richieste solo 25 sono state concesse", aggiunge Marco Bianchi, segretario regionale Cisl Scuola.
Ben diversa la posizione della Direzione scolastica regionale. "Le radici del disaccordo sono di merito, di metodo e di strategia - commenta il direttore scolastico Giacomo Dutto -. Non si può più barattare la pace sindacale con la concessione di ulteriori posti: non possiamo prescindere dal contenimento delle risorse. Inoltre non è detto che i "progetti" siano la soluzione migliore per intervenire sulla dispersione scolastica e l'inserimento degli extracomunitari".
TAVOLO - Le trattative dei giorni scorsi hanno sancito l'intervento della Regione al tavolo della scuola lombarda. "Ormai la legge ce lo permette - commenta Marino Bassi, vice direttore generale dell'assessorato all'Istruzione della Regione -. Vogliamo essere presenti nel sistema scolastico lombardo. Per questo siamo pronti a offrire risorse. Nel giro di due, tre settimane il tavolo sarà operativo e permanente".
Rita Querzé
saranno una dozzina in tutta la Lombardia le scuole che,
con la sperimentazione, potranno riaprire le iscrizioni per accogliere anche i bambini che hanno meno di tre anni (alle materne) o di sei (alle elementari)
le scuole che sperimenteranno la riforma in Lombardia. Secondo i dati della Direzione scolastica regionale, al momento sono una cinquantina gli istituti che hanno dato ufficialmente la loro disponibilità