Corriere-Lombardia-Pochi soldi, il liceo "taglia" l'inglese

Varese: niente corsi sperimentali per effetto della riforma Moratti

Pochi soldi, il liceo "taglia" l'inglese

VARESE - Lo studio dell'inglese, che quest'anno ha varcato la soglia delle scuole elementari, rischia di uscire da quella del liceo classico di Varese. In seguito alle recenti disposizioni del ministro, il liceo Cairoli una delle più antiche e più frequentate scuole della città si è visto costretto a decurtare i suoi programmi sperimentali, il principale dei quali prevedeva un rafforzamento dell'insegnamento della lingua straniera. La necessità di economizzare ha indotto il liceo ad accantonare altre offerte formative basate a esempio su uno studio più approfondito della storia dell'arte. Il Cairoli non è sicuramente l'unico istituto a dover rivedere al ribasso l'attività didattica, ma la sua è una vicenda emblematica della situazione in cui si è trovato il mondo della scuola.
La comunicazione è stata data in questi giorni alle famiglie di una decina di classi dell'istituto varesino attraverso una lettera firmata dal dirigente scolastico Maurizio Tallone. "Il recente provvedimento del ministro - cita la lettera - nel quadro di una riorganizzazione della scuola e della prossima attuazione della riforma ci vede costretti a modificare la nostra offerta formativa; i docenti di lingua straniera e di matematica devono infatti completare il loro orario settimanale con l'insegnamento in una classe aggiuntiva". Cosa è cambiato in pratica? Fino all'anno scorso i professori di inglese e di matematica facevano 15 ore di lezione settimanali e per altre 3 rimanevano a disposizione della scuola.
Il liceo varesino aveva deciso di utilizzare quelle tre ore per irrobustire l'insegnamento della lingua di Shakespeare. Al ginnasio le ore settimanali di inglese erano diventate 4, con l'inserimento anche di ore di conversazione, mentre 3 erano quelle previste per i liceali. Grazie allo stesso meccanismo erano state aumentate le ore settimanali di matematica e di storia dell'arte. I nuovi provvedimenti ministeriali, sopprimendo quelle tre ore libere, hanno ora mandato a monte l'orario "alternativo".