Corriere-Lazio-L'inizio dell'anno sarà tormentato e caotico
"L'inizio dell'anno sarà tormentato e caotico" "Un inizio dell'anno scolastico tormentato appare quasi inevitabile", dice Gianni Febbroni della Uil Lazio. "Caotico", invece, lo definisce uno d...
"L'inizio dell'anno sarà tormentato e caotico"
"Un inizio dell'anno scolastico tormentato appare quasi inevitabile", dice Gianni Febbroni della Uil Lazio. "Caotico", invece, lo definisce uno dei segretari della Cgil di Roma, Gianni Grillo. I rappresentanti regionali dei sindacati della scuola di Cgil, Cisl e Uil, avrebbero dovuto vedersi giovedì, invece hanno deciso di anticipare. Per arrivare con un documento unitario all'incontro con la direzione scolastica regionale, che, ieri, è stato fissato proprio per giovedì. "Al momento ci sono solo punti interrogativi e nessuna risposta - dice Febbroni - e se non otterremo risposte soddisfacenti innanzitutto proclameremo lo stato d'agitazione, poi passeremo a strumenti di lotta ancora più duri. Avevamo pensato di indire lo sciopero per la prima ora del primo giorno di scuola, un'azione simbolica, ma proprio non ci sono i tempi tecnici". Per il direttore regionale Francesco De Sanctis, dicono, hanno più di una domanda: "Ovviamente la sperimentazione, a pochi giorni sembra che l'unica cosa certa sia la confusione". Nel dettaglio: "Chi governerà la sperimentazione? In base a quali criteri saranno scelte le scuole? E se poi si arriverà all'anticipo scolastico, che tipo di ricadute ci saranno sulle aule, sugli spazi disponibili?". Insomma, non c'è solo la questione delle graduatorie dei precari, "altra vicenda incredibile": "Ma poi c'è anche da definire - dice il rappresentante della Uil - tutta la vicenda dell'assorbimento dell'obbligo scolastico attraverso la formazione professionale. Ciò significa che un ragazzino che fa un corso di apicoltura assolve all'obbligo scolastico? Sia Storace, sia De Sanctis devono spiegare ancora tutto. E la domanda è: perché prima di chiudere certi accordi non se ne discute con i sindacati?".
"È curioso che si avvii la sperimentazione, l'anticipo scolastico, quando le sezioni delle scuole materne della Capitale sono diminuite del 12 per cento - dice Gianni Grillo, Cgil - si potrebbe anche pensare che quando diventerà obbligatorio l'anticipo, in assenza di scuole pubbliche, i cittadini siano quasi costretti a scegliere le private...". Non è l'unico motivo della protesta: "Ovviamente è aperta la questione delle supplenze. Dovevano rifare le graduatorie e invece ciò che faranno è dare una nomina con riserva a quei precari interessati dalla sentenza del Tar".
Al. Cap.
"L'inizio dell'anno sarà tormentato e caotico"
"Un inizio dell'anno scolastico tormentato appare quasi inevitabile", dice Gianni Febbroni della Uil Lazio. "Caotico", invece, lo definisce uno dei segretari della Cgil di Roma, Gianni Grillo. I rappresentanti regionali dei sindacati della scuola di Cgil, Cisl e Uil, avrebbero dovuto vedersi giovedì, invece hanno deciso di anticipare. Per arrivare con un documento unitario all'incontro con la direzione scolastica regionale, che, ieri, è stato fissato proprio per giovedì. "Al momento ci sono solo punti interrogativi e nessuna risposta - dice Febbroni - e se non otterremo risposte soddisfacenti innanzitutto proclameremo lo stato d'agitazione, poi passeremo a strumenti di lotta ancora più duri. Avevamo pensato di indire lo sciopero per la prima ora del primo giorno di scuola, un'azione simbolica, ma proprio non ci sono i tempi tecnici". Per il direttore regionale Francesco De Sanctis, dicono, hanno più di una domanda: "Ovviamente la sperimentazione, a pochi giorni sembra che l'unica cosa certa sia la confusione". Nel dettaglio: "Chi governerà la sperimentazione? In base a quali criteri saranno scelte le scuole? E se poi si arriverà all'anticipo scolastico, che tipo di ricadute ci saranno sulle aule, sugli spazi disponibili?". Insomma, non c'è solo la questione delle graduatorie dei precari, "altra vicenda incredibile": "Ma poi c'è anche da definire - dice il rappresentante della Uil - tutta la vicenda dell'assorbimento dell'obbligo scolastico attraverso la formazione professionale. Ciò significa che un ragazzino che fa un corso di apicoltura assolve all'obbligo scolastico? Sia Storace, sia De Sanctis devono spiegare ancora tutto. E la domanda è: perché prima di chiudere certi accordi non se ne discute con i sindacati?".
"È curioso che si avvii la sperimentazione, l'anticipo scolastico, quando le sezioni delle scuole materne della Capitale sono diminuite del 12 per cento - dice Gianni Grillo, Cgil - si potrebbe anche pensare che quando diventerà obbligatorio l'anticipo, in assenza di scuole pubbliche, i cittadini siano quasi costretti a scegliere le private...". Non è l'unico motivo della protesta: "Ovviamente è aperta la questione delle supplenze. Dovevano rifare le graduatorie e invece ciò che faranno è dare una nomina con riserva a quei precari interessati dalla sentenza del Tar".
Al. Cap.