Corriere/Firenze: Gessetti e guinzagli: il kit di sopravvivenza degli insegnanti
Il mondo della scuola fiorentina, dalle elementari all’università, è sceso in piazza ieri, per chiedere al governo di rivedere molte delle decisioni prese fino a questo momento
Il mondo della scuola fiorentina, dalle elementari all’università, è sceso in piazza ieri, per chiedere al governo di rivedere molte delle decisioni prese fino a questo momento: i tagli ai finanziamenti, la riduzione del tempo pieno, la mancanza di insegnanti di sostegno e la riduzione del personale. Di fronte ai tagli alla scuola l’Italia «rimane unita, si accorge che è una scelta che sottrae futuro a tutti perché la premessa della crescita del futuro di un Paese è quella che l’istruzione cresca, non che diminuisca», afferma Susanna Camusso, segretaria nazionale CGIL. «Credo— aggiunge Camusso— che siamo l’unico Paese industrializzato dove un ministro dell’istruzione dice che un mese in meno di scuola potrebbe essere una bella idea».
All’iniziativa, partita alle 16, con un presidio di fronte alla Prefettura e alla Regione, hanno aderito Pd, Federazione della Sinistra, Sel, e molti enti locali, dal comune di Firenze, con l’assessore all’istruzione Rosa Maria di Giorgi, a quello di Empoli, Bagno A Ripoli, Sesto Fiorentino, San Godendo, Borgo San Lorenzo, Fiesole, Pontassieve. Tanti i bambini presenti. Dopo il presidio, il corteo (circa 800 persone con in testa lo striscione «Rispettare la Costituzione. Garantire il diritto allo studio») si è diretto in piazza Strozzi e poi ha proseguito fino al Ponte alle Grazie. I giovani del Pd, hanno distribuito un kit composto da «un guinzaglio, necessario agli insegnanti per tenere a bada 33 ragazzini per classe; e dei gessetti, perché a settembre forse mancheranno anche quelli».