Corriere/Firenze: Di Giorgi denuncia: «Seicento bambini senza tempo pieno»
L’anno prossimo, con la riforma
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Seicento bambini di prima elementare sono ad oggi fuori dal tempo pieno nelle scuole fiorentine. Settantacinque classi in tutta la provincia. È l’effetto della riforma del maestro unico targata Gelmini, denunciato ieri da Comune e sindacati scuola, che dovrebbe portare a una perdita complessiva nella Regione di 1.294 docenti e di 773 lavoratori Ata. E l’assessore all’istruzione Rosa Maria Di Giorgi lancia un appello: «Siamo di fronte a un’emergenza sociale e i Comuni da soli non ce la possono fare: chiedo alla Regione che ci aiuti a trovare le risorse». A Firenze sono 2.542 i bambini iscritti alla prima elementare per l’anno 2010/2011, che hanno chiesto il tempo pieno (fino alle 16.30). Fra questi, pare che un quarto rischi di dover uscire alle 12.30.
Secondo i dati del Comune, in base alle iscrizioni di febbraio, 73 classi, su 93 richieste, avranno il tempo pieno. La Giotto, ad esempio, aveva chiesto 4 sezioni a tempo pieno, ne otterrà soltanto una. Situazioni analoghe per Capponi, Santa Maria a Coverciano, Kassel, Acciaioli, Andrea del Sarto. «Non sappiamo ancora i criteri di selezione delle famiglie fra quelle che hanno fatto richiesta— spiega Di Giorgi — probabilmente in base alle condizioni familiari». Come intervenire? «Sono sicura toccherà al Comune, che già ha attivi molti servizi— continua — ci vorranno circa 300 mila euro per garantire nuove ore post-scuola. I dirigenti stanno pensando, inoltre, di usare gli spezzoni orari delle insegnanti: uno spezzatino che abbassa la qualità dell’educazione».
Secondo i dati forniti da Cgil, Cisl e Gilda, 75 richieste di classi prime a tempo pieno non verranno accolte. «Saranno confermate le 194 classi a tempo pieno, come previsto per l’anno in corso, a fronte di 269 richieste», dice Alessandro Rapezzi della Cgil. L’allarme potrebbe riguardare non solo le classi prime: «Se i numeri sono questi— spiega Antonella Velani, Cisl — il tempo pieno sarà cancellato anche per alcune seconde».
E i tagli riguardano anche la scuola primaria: a fronte di un aumento di 570 alunni (26 classi in più), nella provincia di Firenze si registra una diminuzione di 48 docenti. I sindacati annunciano il taglio di 50 insegnanti d’inglese e una qualità più bassa dell’insegnamento: «Dal prossimo anno — conclude Velani — anche i docenti che non hanno mai parlato inglese potranno insegnarlo dopo un corso di formazione di cinquanta ore». I dati non sono confermati dalla direzione regionale scolastica. E i consiglieri Pdl Emanuele Roselli e Marco Stella attaccano: «Si fa un irresponsabile allarmismo, visto che non ci sono dati ufficiali».