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Corriere di Romagna: Supplenze: “I dirigenti hanno piena facoltà di nomina”

Nonostante la marcia indietro di Lucrezia Stellacci, responsabile dell’Ufficio scolastico regionale, permangono forti problemi sul tema delle supplenze brevi

04/04/2006
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Corriere di Romagna

Nonostante la marcia indietro di Lucrezia Stellacci, responsabile dell’Ufficio scolastico regionale, permangono forti problemi sul tema delle supplenze brevi.Tanto che i sindacati della scuola di Cgil, Cisl e Uil della Provincia di Ravenna hanno emesso una nota unitaria in cui si specifica che “il mancato rispetto delle norme contrattuali e di legge in materia di sostituzione del personale, oltre a ledere il diritto allo studio degli studenti, si configura anche come attività antisindacale”.“La precisazione della Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola - spiega Monica Ottaviani della Flc Cgil - giunge in seguito alle segnalazioni, recapitate ai sindacati, da parte di alcuni insegnanti che lamentano un atteggiamento di rigidità delle scuole ravennati in fatto di nomine per le supplenze. Con questo nuovo messaggio vogliamo sgombrare il campo da qualsiasi equivoco, aggiungendo che lo stesso Csa di Ravenna ha comunicato di avere a disposizione le risorse per il pagamento delle supplenze brevi. Quindi non si capisce perchè le scuole dovrebbero rinunciare a questo servizio essenziale per il buon funzionamento dei corsi di studio”.Nella nota diffusa dai sindacati, le organizzazioni dei lavoratori forniscono una sorta di decalogo a cui i diversi istituti scolastici si devono attenere.In particolare il documento precisa che “nella scuola dell’infanzia si nomina dal primo giorno di assenza del titolare e nessuna nota può introdurre una modalità di sostituzione che non è contemplata né dal contratto nazionale né da altre norme; nella scuola primaria, per le assenze entro cinque giorni, si applica il contratto nazionale di lavoro pertanto le ore di contemporaneità oggetto di delibere del Collegio docenti non possono essere utilizzate per supplenze; non si utilizzano impropriamente gli insegnanti di sostegno per coprire classi nelle quali sono assenti i titolari; nelle scuole secondarie di primo e secondo grado la sostituzione degli assenti con personale interno rappresenta solo una possibilità e non un obbligo; in ogni caso non è possibile sdoppiare le classi e, per l’utilizzazione del personale, si devono applicare i criteri stabiliti nel contratto di istituto”.“Con questa nota abbiamo voluto ribadire - spiega Edera Fusconi della Uil Scuola - che i dirigenti scolastici hanno piena facoltà di nomina. Dopo la prima allarmante circolare emessa dall’Ufficio regionale, la stessa Stellacci, su pressione dei sindacati, è tornata sui suoi passi con un secondo provvedimento in cui si chiarisce che le scuole possono regolarmente nominare anche in caso di supplenze brevi”.


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