Corriere di Romagna-Scuola, monta la protesta
Scuola, monta la protesta FORLI' - E' arrivata ad un punto cruciale la protesta dei collaboratori scolastici e degli assistenti amministrativi della provincia di Forlì-Cesena contro i tag...
Scuola, monta la protesta
FORLI' - E' arrivata ad un punto cruciale la protesta dei collaboratori scolastici e degli assistenti amministrativi della provincia di Forlì-Cesena contro i tagli della Riforma scolastica.Dopo la mobilitazione di marzo, i bidelli iscritti nella graduatoria definitiva permanente dei '24 mesi' e quelli della seconda fascia, preoccupati per i provvedimenti di legge approvati dalla riforma, sono passati ai fatti grazie all'aiuto della Cgil.E' stata stilata una lettera-appello e una petizione, consegnate proprio ieri al provveditore Demetrio Cava. 'Dopo lo sciopero del 24 marzo - spiega Nicola Garceo, segretario provinciale Cgil - abbiamo fatto un incontro il 14 aprile a Forlimpopoli, al quale hanno partecipato 150 persone, per dare una risposta concreta ai collaboratori scolastici e agli assistenti amministrativi, la cui situazione contrattuale è ancora incerta. Ben 612 firme sono state raccolte per la petizione nelle scuole della provincia di Forlì-Cesena, a conferma che, su circa 900 lavoratori interessati, almeno 7 persone su 10 hanno aderito'.'E' la prima volta - prosegue Garceo - che raggiungiamo una così grande raccolta di firme tra il personale Ata. Oltre alla lettera, abbiamo chiesto che la Csa (ex provveditorato agli studi) di Forlì si attivi presso la direzione regionale perché vengano ritirati i tagli previsti per questo comparto, quantificabile a 33 posti in meno rispetto ai 7 previsti dalla proiezione del ministero. Chiediamo inoltre di intervenire con politiche organizzative, affinché sia garantita ai supplenti, che da anni lavorano, una stabilizzazione del posto di lavoro e che siano rivisti e retribuiti i carichi di lavoro aggiuntivi che vanno a gravare sui dipendenti già esistenti. Inoltre, dal primo settembre 2003 molti dei posti occupati da precari saranno rioccupati dal personale di ruolo, a significare che i posti non saranno funzionanti al 100%'.'Il colloquio di ieri con il provveditore - concludono in coro Garceo e Natascia Briganti, promotrice della protesta - è stato molto proficuo. Sono stati apprezzati sia la petizione sia le nostre richieste, tanto che il provveditore Cava si è dimostrato disponibile a farsi da portavoce e a sensibilizzare, in questo senso, la direzione regionale e le conferenze dei capi d'istituto e dei direttori amministrativi degli istituti. Aspettiamo gli ulteriori sviluppi entro settembre prossimo'.
Lietta Pacini