Corriere di Romagna-"Ma così si abbassa il livello della formazione"

"Ma così si abbassa il livello della formazione"
IMOLA - E' nato un coordinamento di insegnanti delle scuole superiori imolesi, che venerdì si è riunito in assemblea all'Alberghetti. Il giudizio è assolutamente negativo nei confronti dello schema di riforma della scuola secondaria superiore, una proposta di cui gli insegnanti respingono decisamente lo spirito perché a loro giudizio "abbassa complessivamente il livello della formazione culturale degli studenti, indebolendo l'azione educativa da parte dei docenti".Sei i punti su cui si concentrano le critiche.1) La cancellazione dell'obbligo scolastico sostituito da un vago diritto/dovere: l'esercizio di un diritto-dovere (come quello al voto), non è sanzionabile.2) L'impoverimento del percorso didattico-culturale determinato dall'abbassamento del monte orario annuale e dall'aumentato numero di materie che dispongono solo di poche ore, aggravato ulteriormente dalla sottrazione di ore-scuola da parte di una eventuale alternanza di scuola-lavoro.3) La sostituzione di orario effettivo con orario opzionale che rende aleatorio, instabile e inaffidabile l'intero percorso didattico, innescando una inopportuna competizione tra docenti delle diverse discipline per l'acquisizione delle varie ore "opzionali".3) L'istituzione della figura del Tutor come figura che, assumendo in proprio una serie di prerogative, tende a svilire la collegialità e corresponsabilità delle decisioni, introducendo elementi di gerarchizzazione tra gli insegnanti.4) L'istituzione del doppio canale che distingue nettamente tra formazione liceale statale e formazione professionale, trasferendo quest'ultima per competenza alle Regioni, e quindi, degradando di fatto gli istituti professionali a centri di formazione professionale appaltati a privati. La loro durata si accorcia di uno o due anni. Dopo il terzo anno rilascerebbero qualifica, dopo il quarto un diplomino.5) Il taglio degli organici docenti ed Ata e l'aumento di precarizzazione dovuto: ai nuovi piani orari, alla "liberazione" di ore di insegnamento sostituite da ore da svolgere in azienda nel caso delle esperienze di scuola-lavoro, alla perdita di "ore facoltative" da poter affidare anche ad "esperti" esterni, ecc. (circa 100.000 posti solo per le scuole superiori). Tutto ciò in aggiunta ai drastici tagli già avvenuti con le ultime finanziarie.