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Corriere di Romagna-Guerra annunciata alla Moratti

Guerra annunciata alla Moratti faenza - Faenza si dissocia.Si dissocia dalla situazione scolastica attuale, dalla 'gerarchizzazione degli insegnanti' e dall''azzeramento delle esperienze ...

30/07/2003
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Corriere di Romagna

Guerra annunciata alla Moratti
faenza - Faenza si dissocia.Si dissocia dalla situazione scolastica attuale, dalla 'gerarchizzazione degli insegnanti' e dall''azzeramento delle esperienze positive maturate nel corso degli anni'.Faenza si dissocia dalla Riforma Moratti.A prendere le distanze dalla legge delega varata dal ministro dell'Istruzione sono stati i docenti del IV Circolo didattico di Faenza.Gli insegnanti hanno approvato le settimane scorse una mozione destinata al ministero, con la quale esprimono la richiesta di rivedere la riforma, alla luce di numerose incoerenze individuate nel documento.La mozione, presentata anche al direttore scolastico regionale, ai collegi docenti e alle associazioni professionali e sindacali, ha riscosso il voto positivo della maggioranza degli insegnanti, con due soli astenuti.I punti criticati della Riforma riguardano la regolamentazione relativa alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione.Una normativa su cui i docenti hanno espresso 'piena indignazione', segnalando come le innovazioni apportate vadano a sminuire un'esperienza trentennale in campo educativo.'Un'esperienza - spiegano - che ha portato l'istruzione primaria a livelli di qualità molto alti e riconosciuti in ambito internazionale'.Ciò sarebbe dovuto, in primo luogo, alla situazionein cui si trovano a vivere gli insegnanti, una situazione 'gerarchica', che 'nega - come scritto sulla mozione - ogni tipo di condivisione e di contitolarità dei saperi e delle responsabilità, interrompendo cammino intrapreso in modo produttivo e negando il modello di scuola democratica e pubblica'.Il Iv Circolo didattico condanna, in modo particolare, il modo 'altamente scorretto' con cui la riforma è stata presentata all'opinionepubblica.La legge sarebbe stata lanciata, cioè, come 'Riforma caldeggiata', approvata da insegnanti, genitori e studenti. A ciò non corrisponderebbe la realtà dei fatti. 'Non è stato infatti chiarito - spiegano in merito i 'rivoltosi' - come e dove sia avvenuta la consultazione di tutti gli interessati.Inoltre sono stati ignorati i molteplici pareri negativi espressi da associazioni di categoria e organi collegiali. Oltre a ciò disapproviamo la pubblicizzazione di risultati positivi della cosiddetta 'sperimentazione Moratti', in realtà rifiutata dal 99% delle scuole statali e attuata in un contesto ristretto di scuole, principalmente private, per un solo anno, senza criteri rigorosi e senza un vero e proprio controllo e verifica dei risultati'.Altra critica va all'idea dell'anticipo scolastico inteso come innovazione positiva: una scelta, in realtà, lasciata alle sole famiglie e di 'dubbio valore pedagogico'.Per la scuola dell'infanzia, in particolare, sarebbe causa di problemi organizzativi e gestionali;'Non si può garantire - continua il documento approvato a Faenza - un'alta qualità riducendo il tempo scolastico dei bambini e il personale (docenti e Ata). Per quanto riguarda le esigenze delle famiglie, invece, non si va incontro alle loro richieste annullando di fatto il tempo pieno a fronte di un costante aumento della richiesta di questo modello scolastico. I bambini si vedono negati tempi distesi di apprendimento e l'interdisciplinarietà che garantisce un equilibrio cognitivo ed affettivo'.Sotto accusa anche l'insegnamento della lingua inglese.Secondo i docenti, infatti, non è possibile potenziare la conoscenza della lingua straniera riducendo le ore di insegnamento ad essa dedicate.In tal modo la scuola italiana si vedrebbe collocare al di fuori degli standard europei.Alla luce di quanto segnalato gli insegnanti 'girano' al Ministero' la richiesta di una seria riflessione sulla Riforma. Un ulteriore appello va invece agli insegnanti, i genitori, i cittadini e le istituzioni locali: 'é necessario - spiegano - approfondire il dibattito su questi temi e diffonderne una corretta e reale informazione'.

Maria Viteritti


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