Corriere di Romagna-Bidelli, delusi e tartassati

Bidelli, delusi e tartassati
FORLÌ - Il personale Ata di Forlì-Cesena inizia la battaglia per il riconoscimento dei suoi diritti. E lo fa lunedì sera alle 20.30 con un'assemblea pubblica all'istituto 'Artusi' di Forlimpopoli.'Il nostro sindacato - spiega Nicola Garcea, segretario provinciale di Cgil Scuola - sollecitato dai collaboratori scolastici ha deciso di dar vita a una battaglia perché soprattutto i precari di questo ambito lavorativo possano ottenere i diritti che da anni reclamano. L'assemblea non è uno sciopero, abbiamo deciso di farla al di fuori dell'orario scolastico proprio per dimostrare la volontà di non andare a creare disservizi. È necessario solo presentare la preoccupazione per tanti lavoratori in difficoltà'.Nella provincia ci sono 330 assistenti amministrativi, 118 tecnici di laboratorio e 937 collaboratori scolastici. Di questi 285 sono precari e quasi altri 400 sono supplenti. 'Il problema di queste maestranze - spiega Garcea - è lo sfruttamento. Spesso sono costrette a lavorare per due o tre ore più dell'orario contrattuale, e questi straordinari non vengono pagati ma trasformati in ferie che verranno godute in estate, quando le scuole sono chiuse. Poi con l'esternalizzazione dei servizi scolastici a realtà private c'è sempre meno bisogno di supplenti. Se questi non vengono più utilizzati, diventano disoccupati'. In più la Cgil lamenta la mancanza di formazione per i collaboratori scolastici. In più, per la Finanziaria 2003, i Comuni non sono più tenuti a retribuire i collaboratori scolastici per il cosiddetto 'lavoro misto', cosa garantita fino all'anno scorso.'Quali difese per gli occupati Ata? L'ipotesi è che il lavoro non obbligatorio non venga più svolto - chiosa Garcea - niente più straordinari, di nessun genere'.