Corriere di Arezzo: Le scuole toscane perdono 1856 posti
Protestano i sindacati. Sciopero il 25.
Tagli alla scuola
Per i sindacati sfumano 60 milioni di euro per il personale della Toscana
Un maxitaglio da 1.856 posti negli istituti toscani di ogni ordine e grado la riduzione del «50% dei contratti a tempo determinato» per i tre atenei presenti in regione ed una stima di 60 milioni di euro «che i dipendenti delle scuole toscane non incasseranno a causa del congelamento dei rinnovi contrattuali per il comparto deciso dal governo». È il quadro delle ricadute a livello toscano legate alla riduzione dei finanziamenti al settore scolastico stabiliti dal governo, illustrate ieri mattina nel corso di un incontro tenuto nella sede della Cgil Toscana. «Con il blocco a livello retributivo previsto da questo meccanismo vengono in sostanza cancellati tre anni di lavoro degli addetti al settore» ha spiegato Raffaello Biancalani, segretario regionale di categoria Flc Cgil, che ha tenuto l’incontro insieme a Franca Cecchini, delegata al settore Scuola della segreteria Cgil Toscana. Quanto al taglio dei posti, in base ad un’indagine curata dal sindacato, rispetto al 2009, si perderebbero per il prossimo anno scolastico, 270 posti da docenti nella scuola primaria, 199 in quella secondaria di primo grado, 654 in quella secondaria di secondo grado e 733 posti nella categoria personale Ata. «In ambito universitario, le cose non andranno certo meglio - ha proseguito Biancalani - perchè saranno effettuati tagli a causa dei quali verranno mandati a casa il 50% dei precari dei tre atenei toscani, il che avrà ricadute gravi visto che molti di loro tengono corsi. In più verranno tagliati drasticamente i fondi per le missioni all’estero, con conseguenze altrettanto gravi sul fronte della ricerca». Per protestare contro la «penalizzazione della scuola pubblica statale in Toscana» la Cgil, è stato spiegato, ha indetto uno sciopero regionale per i lavoratori del settore in programma per il 25 giugno