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Corriere del Trentino: Scuola, i sindacati attaccano la Giunta

Dopo il blitz dell’esecutivo, la furia delle parti sociali. Bertoldi: «Pura arroganza». Lambiase: strategia incomprensibile Oggi riunione sugli orari, la Cgil diserta per protesta. Dellai: «Li invito a venire»

25/02/2010
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TRENTO — La Cgil diserterà l’incontro di questa mattina con l’assessore Dalmaso. La rottura è stata provocata dall’approvazione della delibera sul piano provinciale dell’offerta formativa che la segretaria Gloria Bertoldi considera «uno schiaffo». Il confronto sui temi legati alla riforma della scuola avverrà dunque con gli altri sindacati.

«Se la risposta ai nostri quesiti è quella contenuta nella delibera — spiega Bertoldi— allora è inutile proseguire il dialogo. Non abbiamo alcuna intenzione di discutere di recuperi orari o di altri dettagli secondari. La Flc-Cgil ha sempre dichiarato che questi aspetti sono strettamente collegati all’intero impianto della riforma. Martedì sera la giunta provinciale si è dimostrata inspiegabilmente arrogante. Poteva attendere l’incontro di oggi perché due o tre giorni di differenza non avrebbero cambiato la situazione. Una chiusura alla quale rispondiamo rifiutando di partecipare all’incontro di domani (oggi, ndr) ».

Tre sono le risposte fortemente insoddisfacenti: la mancata attivazione del liceo tecnologico presso gli istituti tecnici («Si poteva usare l’autonomia per garantire una scuola di qualità»), la soppressione dell’istruzione professionale («Va bene il sociale al don Milani, ma perché eliminare l’indirizzo aziendale a Rovereto come a Trento?») e l’assenza di un serio piano di formazione del personale docente. «Ci siamo sempre comportati in modo responsabile— commenta Gloria Bertoldi con amarezza — e la giunta ci risponde con una delibera deludente. Oggi non ci saremo».

Di diverso avviso gli altri sindacati che questa mattina proseguiranno il confronto con l’assessore. Non mancano peraltro le critiche alla delibera. «Il taglio degli istituti professionali — afferma Pietro Di Fiore, segretario della Uil scuola— è un evidente regalo alle scuole private. In merito al don Milani di Rovereto, è chiaro che è arrivato il via libera da Roma». Di Fiore è rimasto stupito dalla fretta della giunta: «Hanno anticipato la riunione per paura delle contestazioni».
«’Na scondirola» (cioè una cosa fatta di nascosto) l’ha etichettata Tamara Lambiase, segretaria della Cisl scuola, che prosegue: «La strategia di Dellai ci risulta incomprensibile». Nel merito della delibera, Lambiase giudica positivamente il mantenimento dell’indirizzo sociale al don Milani che la stessa Cisl aveva specificamente chiesto all’assessore Dalmaso «contro il parere del presidente». Qualche perplessità suscita la gestione del liceo artistico, diviso fra Trento e Rovereto: «Solo per fare un esempio, le riunioni collegiali dovranno prevedere il pagamento delle trasferte dei docenti costretti a recarsi nell’altra sede rispetto a quella di servizio». Come gli altri sindacati, anche la Cisl ha ricevuto la bozza della delibera con qualche ora di anticipo rispetto alla riunione di giunta. «Una cortesia istituzionale da parte dell’assessore che abbiamo apprezzato».

All’incontro di questa mattina la Cisl porterà alcune proposte relative alla durata dell’ora di lezione e al recupero della riduzione oraria. «Si tratta un po’ di un ricatto — precisa Lambiase — ma accettiamo l’ipotesi di ore di 50 minuti per non perdere organico». Oltre che per supplenze, attività per gli alunni con bisogni educativi speciali o per seguire le eccellenze, la Cisl propone che le 3 ore eccedenti siano utilizzate per iniziative di formazione o per progetti di ricerca didattica-educativa.

Al tavolo della trattativa la Uil proporrà di definire un pacchetto di ore per effettuare prestazioni aggiuntive onnicomprensive. «Un numero di ore congruo e accettabile— dichiara Pietro Di Fiore— che comprenda sia le 99 ore del recupero orario sia le 40 ore provinciali e quelle statali. Altrimenti il recupero diventa di difficile gestione per la rincorsa ad attivare progetti di qualsiasi tipo con l’obbligo per gli studenti di frequentare attività di scarso interesse. Soltanto per essere formalmente rispettosi dell’orario di servizio, ma senza utilità didattica». Anche la Uil ritiene che la richiesta dell’assessore ai sindacati di accettare l’ora di 50 minuti sia un ricatto. In cambio di una riduzione d’organico «genericamente quantificata al 2%».

Intanto il coordinamento dei collettivi studenteschi ha organizzato per domani una protesta davanti alla Provincia durante lo svolgimento della giunta e attacca Dellai dopo il confronto di martedì: «I veri pappagalli sono le personalità all’interno della maggioranza che si sono dimostrate ipocrite al momento della votazione».

Dal canto suo, il governatore prova a gettare acqua sul fuoco: «Mi spiace che la Cgil abbia assunto la decisione di non partecipare, li invito a venire al tavolo. In ogni caso, abbiamo tempo per affrontare tutti i temi prima di adottare la seconda delibera».


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