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Corriere del Mezzogiorno/Bari: Tagli a scuola e Università Gli studenti in mutande

Ieri la protesta in occasione della presentazione del rapporto della fondazione Agnelli. Contestata la deputata Aprea, arriva la Digos

26/03/2009
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Corriere del Mezzogiorno

La manifestazione

Sotto accusa i tagli annunciati dal governo; Alessandro Laterza e Lucrezia Stellacci condannano la protesta

BARI — In mutande per dire no ai tagli previsti per l'Università e per la Scuola. E' la singolare protesta inscenata ieri mattina da un gruppo di studenti dell'Udu e dei collettivi (del quale facevano parte dottorandi di ricerca) che ieri però è sfociata in una dura discussione contro Valentina Aprea, presidente della commissione Cultura e istruzione alla Camera, durante il convegno di presentazione del "Rapporto scuola" della Fondazione Agnelli, nell'aula magna dell'Ateneo. «State strumentalizzando le università e la scuola - hanno gridato i manifestanti mettendo a rischio la qualità dell'istruzione, a vantaggio dei privati che faranno da padroni ». Con slogan «Noi la crisi non la paghiamo» i ragazzi si sono presentati in boxer e hanno urlato a gran voce le loro ragioni. Sul posto è stato necessario l'interevento della Digos. Dura la replica dell'Aprea. «Abbiamo aperto un tavolo di concertazione al ministero proprio per affrontare il tema dei tagli all'Università che saranno rivisti ha spiegato la parlamentare ma non ci dimentichiamo che è necessario rivedere il sistema delle università dove negli anni sono stati fatti tanti sprechi. Bisogna togliersi le fette di prosciutto dagli occhi e capire qual è la reale situazione". La parlamentare ha accusato i ragazzi di "avere violentato una manifestazione e di essere troppo ideologizzati e poco credibili». «Vi meritate - ha concluso di andare in America con le borse di studio pagate dai privati ».

A sostenere la protesta degli universitari anche i genitori dei bambini che frequentano le elementari baresi e una delegazione di docenti precari. «Con il nuovo decreto - denuncia Paolo Fiorella, docente 31enne - vengono vanificati tutti gli studi che abbiamo fatto per abilitarci alla professione. Perché secondo quanto previsto dal governo, saranno i dirigenti a decidere chi assumere dalle graduatorie e potranno essere influenzati anche dai privati che potranno entrare a fare parte dei consigli di amministrazione delle scuole».

La protesta è stata condannata da Alessandro Laterza, presidente di Confidustria Bari e da Lucrezia Stellacci, direttora dell'Ufficio scolastico regionale. «Non è così che si contesta - spiega Stellacci bisogna farlo nei luoghi giusti e quello di stamattina non lo era. Ed inoltre bisogna rispettare la dignità delle persone perché c'è modo e modo di parlare». La protesta degli studenti è cominciata ieri mattina nella facoltà di Lingue. «Gli effetti dei tagli all'università si stanno già materializzando - ha spiegato Claudio Riccio, componente del Senato accademico per l'Udu - c'è il rischio concreto che vengano azzerati i servizi agli studenti, in particolare le borse di studio». L'idea della manifestazione in mutande era già stata messa in pratica, nel 1997, dai ragazzi di Azione universitaria, che contestarono le enormi spese telefoniche risultanti dal bilancio di ateneo di quell'anno.

Dure accuse infine anche sui tagli previsti in Puglia: l'anno prossimo ci saranno 3646 docenti in meno di cui 1200 solo per la provincia di Bari. E mentre i sindacati Cisl, Uil e Snals hanno indetto già una manifestazione per sabato prossimo, convocando gli stati generali della scuola, la direttora Lucrezia Stellacci invita alla calma. «Non ho ancora i dati ufficiali - spiega - ma comunque i tagli erano prevedibili. Così come è prevedibile e giustificata la protesta da parte di coloro che si troveranno senza un posto di lavoro. Ma questi tagli non porteranno ad un affollamento delle classi, come invece è accaduto l'anno scorso. Porteranno solo all'eliminazione di moduli e compresenze come è stato previsto dalla legge e la legge va rispettata ». Nei prossimi giorni sarà convocato un tavolo con i sindacati.

Luca Barile Samantha Dell'Edera


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