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Corriere/Bologna: «Un lavoro a chi offre di più» Operai e ricercatori all’«asta» Cgil

Il sindacato mobilita i lavoratori della conoscenza Manifestazione in piazza Verdi e al Comunale

30/09/2010
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Corriere della sera

«Offro una cattedra di storia contemporanea al liceo Righi, è richiesta la conoscenza di tutta la vita di Giuda Iscariota, base d’asta un euro. All’Università c’è un posto a Fisica per un ricercatore disposto a sottoporsi a tutti gli esperimenti possibili. Base d’asta non c’è, non l’andrebbe a ritirare. Ecco, nessuno dei ricercatori di Agraria è disposto a fare lezione, questa è una rivolta da stroncare: tutti a zappare». La mette sul ridere, Eraldo Turra, battitore di una surreale asta al contrario, in cui si dà lavoro a chi offre di più. È in piazza Verdi la metà dei Gemelli Ruggeri, accompagnato dal chitarrista Andrea, e anima la giornata di mobilitazione di tutti i settori della conoscenza organizzata dalla CGIL. Una novantina di persone, tra docenti, ricercatori, personali e studenti delle università della regione hanno partecipato a un dibattito sulla riforma Gelmini. Poi tocca al divertimento, alla musica in piazza Verdi e di nuovo alle testimonianze, nel foyer del teatro Comunale, di chi sta subendo i tagli del governo: i lavoratori del teatro stesso, i ricercatori precari, gli insegnanti della scuola.

Il sindacato mobilita i lavoratori della conoscenzaManifestazione in piazza Verdi e al Comunale

Da pagina 1 «Offro una cattedra di storia contemporanea al liceo Righi, è richiesta la conoscenza di tutta la vita di Giuda Iscariota, base d’asta un euro. All’Università c’è un posto a Fisica per un ricercatore disposto a sottoporsi a tutti gli esperimenti possibili. Base d’asta non c’è, non l’andrebbe a ritirare. Ecco, nessuno dei ricercatori di Agraria è disposto a fare lezione, questa è una rivolta da stroncare: tutti a zappare». La mette sul ridere, Eraldo Turra, battitore di una surreale asta al contrario, in cui si dà lavoro a chi offre di più. È in piazza Verdi la metà dei Gemelli Ruggeri, accompagnato dal chitarrista Andrea, e anima la giornata di mobilitazione di tutti i settori della conoscenza organizzata dalla Cgil. Una novantina di persone, tra docenti, ricercatori, personali e studenti delle università della regione hanno partecipato a un dibattito sulla riforma Gelmini. Poi tocca al divertimento, alla musica in piazza Verdi e di nuovo alle testimonianze, nel foyer del teatro Comunale, di chi sta subendo i tagli del governo: i lavoratori del teatro stesso, i ricercatori precari, gli insegnanti della scuola.

Anche un operaio della Magneti Marelli, Gianni Bortolini, partecipa all’incontro dei ricercatori. «Alla Magneti Marelli di Crevalcore— dice, nella sua veste di delegato Fiom— gli operai in sciopero sono stati sostituiti da impiegati e ingegneri, mai avrei detto che il rettore di Bologna avrebbe pensato a una cosa analoga». Parole che raccolgono l’applauso più lungo. Il docente di Chimica industriale, facoltà dove tutti i ricercatori non terranno i corsi quest’anno, denuncia invece «l’ignavia e la sudditanza dell’intellettuale accademico» e pronostica che «il fronte dei ricercatori durerà ancora poco» perché la sospensione dell’avvio delle lezioni è stata «subdola» quando fatta nelle facoltà «dove i corsi iniziano più avanti, a metà ottobre». Nelle facoltà continuano le assemblee, questa mattina ce ne sarà una ad Agraria, mentre stasera a Ingegneria ci sarà la Notte Bianca dei ricercatori con laboratori aperti e incontri. Ancora vago quel che succederà martedì 5 ottobre.

La manifestazione della CGIL si è poi spostata in teatro. Maurizio Tarantino ha parlato delle incertezze in cui si trovano i lavoratori del Comunale tra tagli e mancanza di Cda e sovrintendente. Il ricercatore del Cnr Luca Ortolani ha confidato di come «ci si senta precari e inutili». Per il filosofo Stefano Bonaga «dobbiamo resistere a volere una scuola pubblica, altrimenti si assiste alla privatizzazione della conoscenza». Gran finale con Dandy Bestia degli Skiantos e il suo Inno alla Marley.


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