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Corriere-Bologna: Scuola, sui banchi in 100 mila «Ma servono 144 insegnanti»

Per ora il ministero non ha dato alcuna risposta alle richieste

09/08/2008
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Corriere della sera

Ex provveditorato retto dal vicario, che va in pensione a ottobre

Ieri i sindacati hanno incontrato i vertici dell'Ufficio scolastico Ma dei supplenti si riparla dopo Ferragosto
Sfonderà il traguardo dei centomila studenti la scuola bolognese, che partirà regolarmente il 15 settembre ma guidata ancora da un dirigente vicario, Vilma Vannelli. Le classi sono state formate, ma per funzionare sono necessari 144 insegnanti, i cui posti non sono stati ancora autorizzati dal ministero.
E partiamo proprio dal nodo dell'organico di fatto, ovvero dei supplenti annuali che colmano i vuoti causati nelle scuole dall'aumento degli studenti. Ieri i sindacati hanno incontrato la dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale, «un incontro interlocutorio», commenta Sandra Soster della Cgil-Flc. «Per ora il ministero non ha dato alcuna risposta alle richieste dell'Usp, dunque se ne parla dopo il 20 agosto. Un film già visto, l'anno scorso l'organico di fatto fu chiuso addirittura il 31 ottobre ». L'ex provveditorato, sulla base delle richieste presentate dalle scuole, ha chiesto a Roma 144 posti, «il minimo indispensabile per farle funzionare », sottolinea la sindacalista. «Si tratta di 40 posti per le superiori, di 20 alle elementari per la lingua inglese, 12 per i progetti, 5 per la scuola in carcere, altri 5 per la scuola in ospedale, 41 per le Aldini e il resto per le medie». La popolazione scolastica è cresciuta di oltre tremila unità dall'anno scorso, e dunque alle classi in più vanno dati gli insegnanti. A cominciare dalle materie curriculari, obbligatorie per legge. «Mancano gli insegnanti di inglese alle elementari — chiarisce Soster — e dei 120 immessi in ruolo di recente nessuno ha l'abilitazione ad insegnarlo. Però è una materia obbligatoria, non un'opzione, gli insegnanti devono arrivare per scongiurare ricorsi alla Procura da parte dei genitori».
Insomma, come ogni estate la partita degli organici tiene banco, anche se nessuno si augura che assuma i connotati dell'anno scorso, quando gli istituti aprirono a settembre senza che fossero state fatte ancora le nomine dei precari. Nonostante gli aumenti consistenti fissati nell'organico di diritto, continuano a mancare maestri e insegnanti perché ci sono sempre più classi da soddisfare. Come detto, sono oltre tremila in più i ragazzi sui banchi quest'anno. Si aggiungono ai 97.770 dell'anno scorso, considerando i diversi tipi di scuola. Secondo i dati dell'assessorato provinciale all'Istruzione infatti ci saranno oltre 600 bambini in più nelle scuole materne statali, oltre mille nelle elementari, circa 1.300 in più alle medie. Alle superiori gli studenti saranno complessivamente 30.309, l'unico dato disponibile per ora all'Ufficio scolastico regionale, mentre l'anno scorso erano 28.397, dunque circa duemila in più.
Una scuola sempre più complessa, senza un dirigente titolare. L'incarico è ricoperto da un vicario, Vilma Vannelli, da quando Luciano Chiappetta, il direttore incaricato dall'ex ministro Mariangela Bastico, è tornato a Roma. «Come sindacati abbiamo scritto al direttore dell'Ufficio regionale Catalano, e al ministro Gelmini — conclude Soster —, e l'unica risposta avuta è che Vannelli è in grado di reggere egregiamente la situazione. Dall'1 ottobre però va in pensione».
Marina Amaduzzi


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